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Autore: lupo93
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Date: 23/02/2008
Time: 18.34
E' molto tempo che non entravo nel forum e mi capita un'avventura simile a quanto mi e' capitato. Sono appena rientato dal Cile, un mese passato tra Santiago, il deserto di Atacama e un paesello a un'ora di pulman da Vigna del Mar. Il tutto perche' ho incontrato una cilena che faceva la cameriera dove pranzavo. Ci conosciamo e iniziamo ad uscire assieme. Iniziamo una relazione, inizia a vivere a casa mia. Prima di iniziare lei mi dice che alla fine dell'anno deve rientrare in Cile, sono cinque anni che e' in Italia e non ne vuole piu' sapere dell'Italia e degli italiani, troppo stronzi, non sanno cosa significa fare coppia o perlomeno non sanno cosa significa coppia per "i latinoamericani" non per i cubani (come mi dice lei). E' una relazione che funziona finche' la cubana, con cui avevo interrotto la relazione a giugno, mi manda una serie di sms in cui cantava il suo amore per me. La cilena legge gli sms e apriti cielo. La maledizione di Cuba colpisce ancora, valle a spiegare alla cilena che la relazione e' interrotta, valle a spiegare che scrive "ti amo" ma non lo pensa piu', che vuole solo tenermi legato e nulla piu'. In tutti i casi lei parte per il Cile a dicembre, io aspetto gennaio e parto anch'io per il Cile. Arrivo a Santiago e mi trovo di fronte ad una megalopoli di 8 milioni di abitanti e altri 4 vivono nella perifieria. Metropolitana perfettamente funzionante, bus e taxi poco costosi che ti portano ovunque. Donne bellissime, occhi meravigliosi e sorrisi bellissimi. Io giro sempre con la cilena che mi fa cooscere Santiago, la viviamo assieme sia al pomeriggio che la notte, la mattina la dorniamo fino a mezzogiorno. Decidiamo di prenotare un tour nel deserto di Atacama, meraviglioso, hotel non di lusso ma confortevoli. Con i cileni del bus riesco a fare conoscenza ed amicizia, sia fa gruppo ed il divertimento inizia e le risate non si contano. Si mangia bene e il vino e' ottimo (almeno quello che ho bevuto io) Le famiglie cilene che ho conosciuto sono "normali" non mandano le figlie a conoscere gli stranieri per casarsi e perche' possano mandare denare a Cuba per permettere alla famiglia di sopravvivere. Spero che con la uscita d scena di Fidel le famiglie cubane possano fare negozio e guadagnare sufficentemente per vivere. In tutti i casi nel deserto di Atacama facciamo il bagno a fianco dei gayser e nelle calde acque termali che escono nel deserto. Si fanno centinaia di chilometri senza vedere altro che pietre e sale, poi all'improvviso il verde e l'acqua fresca. In tutti i casi la cubana continua a scrivere sms "ti amo .... ecc.ecc." e la cilena li continua a leggere. La sera a San Pedro di Atacama sembra di essere all'Avana. Locali pieni zeppi di giovani, ma di tutte le razze e paesi, italiani, tedeschi, americani, cileni ecc.ecc. La notte i locali chiudono all'una dopo mezzanotte tranne il venerdi ed il sabato che chiudono alle due. Sono sufficenti due carabinieri per verificre che nessuno sgarri all'orario, e nessuno sgarra, nessuno tiene clienti nel locale dopo quell'ora. Hanno la certezza della pena e della chiusura del locale per alcuni giorni e senza lavorare non si guadagna. A Valparaiso, invece iniziava la settimana della moda e delle relative sfilate, e quante modelle, una meglio dell'altra. E qui mi pareva di essere tornato all'Avana, tanta bella gnocca giovane in compagnia di ............... non erano turisti ma sicuramente avevano uno charme ben nascosto (in banca). Naturalemente anche modelli con donne in eta' non mancavano. In definitiva la vita in Cile e' una vita normale, spesso pare di essere in europa. Ho avuto la fortuna che la cilena abita in un bel quartiere e non ho visitato i quartieri "bassi" e uindi non so come si viva in quei quartieri. In tutti i casi lei e' rimasta con la sua famiglia in Cile e non ne vuole sapere di tornare in Italia. Io sono rientrato in Italia, sento la mancanza del profumo delle latinoamericane, cubane comprese. Saluti a tutti. Lupo