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Autore: Carmen
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Date: 05/02/2008
Time: 00.35
Sul fatto che al 99% dei cubani la politica non freghi un c**** (cosa con la quale sono d'accordo), c'e da dire che anche in Italia, purtroppo, l'immensa maggioranza della gente è schifata dalla politica, nonostante i problemi, sempre più pressanti in Italia, dipendano ovviamente dalla cattiva politica. La differenza però è cha da noi se ti metti contro vai in galera, o come minimo vieni ostracizzato, annullato socialmente in tutti i sensi. Questo per non parlare della propaganda asfissiante, che inizia dalla scuola (la scuola a Cuba non è un dono del sistema al popolo, bensì una macchina per sfornare seguaci o quanto meno persone passive) e fa parte della vita di tutti i giorni (marce obbligatorie, mesa redonda, discorsi, ecc.). Non è strano che la reazione a tutto ciò sia l'apatia: dissentire è reato, ed in più la gente non ne può più del sentire parlare di politica. Questa è una furbizia del regime, l'asfissiante propaganda non solo scolpisce nella testa delle persone determinati canoni, ma provoca anche che la reazione opposta sia l'astio per tutto ciò che riguarda la politica. Ben più grave è la situazione italiana secondo me, perchè voi avete gli strumenti democratici necessari affinchè questo paese possa migliorare... eppure è tutto "che palle", "tanto non si risolve nulla", "tanto siamo in Italia", ecc, ecc. Cmq., sono d'accordo anch'io con il fatto che le rimesse dall'estero hanno fatto sì che la gente si arrangi. I cubani all'estero mandano un capitale ogni anno, la gente che ha famiglia all'estero non fa la fame, e molto spesso, come hai detto, si permettono pure di andare a bere birra o spendono e spandono in beni di consumo, elettrodomestici ed altro... senza aver sudato i soldi. Il problema è che l'alternativa a tutto ciò è il divieto di mandare le rimesse (parlo degli USA), ovvero, stringere con l'embargo. Ed allora anche quello diventa controproducente, perchè più si indurisce l'embargo, più la comunità internazionale diventa solidale con il governo castrista. Purtroppo è una situazione del cavolo. Io credo che i cubani all'estero dovrebbero assolutamente darsi una regolata con i soldi che mandano a casa. D'altronde, con il fatto che la maggior parte delle rimesse arrivano dagli USA, i cubani sono diventati famosi in A. LAtina per essere tra gli emigranti illegali più "ricchi". Un po di tempo fa leggevo su una mafia che si è venuta a creare in Messico, ogni anno moltissimi cubani emigrano in Messico per cercare poi di passare negli USA, e risulta che i poliziotti corrotti messicani magari non fermano gli illegali di altri paesi, ma solo i cubani, per derubarli dei soldi che molto spesso portano con se (cioè, usciti dalle tasche dei parenti a Miami). Anche in Honduras sta aumentando in maniera allarmante l'emigrazione cubana... cioè, praticamente noi ormai emigriamo in tutta l'America Latina... persino in Honduras, che credo sia il paese ispanoparante più povero in assoluto. Cmq., scusa per le divagazioni... tra l'altro questo dovevo includerlo nell'ultima puntata della telenovela sul castrismo, (quella su richiesta di giuseppe) nel capitolo contemporaneo. Saluti.