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Autore: Carmen
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Date: 01/02/2008
Time: 11.53
La mia cubanite è data da motivi genetici in quanto cubana sono, e dunque non dipende da una visione turistica dell’isola, ancora di meno da “qualcuna che me la dia”. Eppure amo, adoro quella terra, sto male per la sua mancanza. Il vivere alla giornata non è condizione esclusiva del popolo cubano, l’America Latina in generale (solo per fare un esempio visto che il mondo industrializzato è un infimo puntino del mappamondo) ha una visione decisamente più impostata sul presente che su questa ossessione per il futuro. L’importante è avere la possibilità di scegliere e la libertà di spostarsi, quanto meno sulla carta, perché poi è chiaro che senza i quattrini per farlo non si fa un cavolo. Bene, noi non abbiamo né l’una né l’altro, e trovo vomitevole chi vede Cuba come una sorta di circo dove passare le proprie vacanze lontano dall’industrializzazione, che guarda caso gli permette di farlo… e nasconde il proprio egoismo dietro ideologie obsolete, per mettere la coscienza in pace. A quel punto mille volte meglio i Mr. Geox (quelli veri) che quanto meno riconoscono di amare Castro per il semplice fatto che ha reso miserabile un popolo, con la conseguenza che le trombate a buon mercato sono accessibili anche per chi in Italia non acchiappa nemmeno una mosca. Molto meglio di quelli che fanno i romantici del cavolo, mentre invece a Cuba ci vanno per gli stessi identici motivi di Geox, ed esattamente come a lui non gliene può fregar di meno della sofferenza di un popolo… tanto mica sono loro che ci devono vivere… e poi si sento fichi ad essere comunisti (In Italia però).