[ Rispondi | Avanti | Indietro | Su ]

Brasile, inferno o paradiso?, altro morto

Autore: dodi
Email: IledeLaCitè@paris.fr
Remote Name: 87.29.1.137
Date: 26/06/2007
Time: 10.01

Commenti

SAN PAOLO - Lo hanno ucciso a sangue freddo, poche ore dopo averlo rapito, nonostante il padre avesse pagato il riscatto ai sequestratori. Matteo Lorenzetti, 27 anni, di Fornaci di Barga (Lucca), è morto in Brasile, con un colpo di pistola alla nuca, per mano di banditi che lo hanno colto di sorpresa giovedi al cancello della fabbrica in cui lavorava con il padre. Si tratta della Intercarta, una ditta specializzata in imballaggi. L'azienda è considerata una delle maggiori del settore nella Vale do Paraiba, regione compresa tra gli stati di San Paolo e Rio de Janeiro, sede di un distretto industriale tra i più evoluti del Brasile. Secondo la polizia Matteo, che da pochi anni aveva lasciato la Toscana per trasferirsi con la famiglia a San Josè dos Campos, località a una novantina di chilometri da San Paolo, si trovava a bordo della sua auto, un piccolo fuoristrada, quando è stato intercettato dai rapinatori, che lo hanno obbligato a seguirlo in un posto isolato. RISCATTO - Circa tre ore dopo il sequestro, il giovane ha telefonato al padre per avvertirlo che aveva avuto un problema con la macchina, ma che stava bene. Poco dopo sono stati i banditi a richiamare il titolare della Intercarta, dicendogli che avevano sequestrato il figlio e che, per la sua libertà, pretendevano il pagamento di un riscatto pari a 200 mila reais (circa 75 mila euro). Alessandro Lorenzetti ha risposto che in casa disponeva solo di 15 mila reais (6 mila euro), e che li avrebbe consegnati subito. I sequestratori hanno accettato e stabilito il luogo dell'incontro, che sarebbe avvenuto di lì a poco, vicino alla fabbrica di famiglia. Arrivato lì l'imprenditore ha visto tre uomini incappucciati e, spaventato, ha deciso di non fermarsi. Tornato a casa, si è fatto nuovamente coraggio ed è tornato indietro. Ha messo i soldi del riscatto in un sacchetto di plastica e lo ha lasciato a pochi metri dall'ingresso dell'azienda. I rapitori gli avevano assicurato che, una volta effettuato il pagamento, avrebbero liberato il ragazzo. IL CORPO - E invece per tutta la notte la famiglia è rimasta senza notizie di Matteo. All'alba il suo cadavere è stato trovato alla periferia di San Jose dos Campos, abbandonato in un terreno incolto. Secondo la polizia, che ha ritrovato anche l'auto della vittima lasciata dai banditi in una zona isolata, si è trattato di un tipico sequestro lampo. Lo confermerebbe anche la fretta con cui i rapitori hanno accettato il pagamento della cifra offerta da Alessandro Lorenzetti, ben al di sotto della richiesta iniziale. Resta il mistero sul perché i malviventi, pur avendo ricevuto la somma pattuita, abbiano deciso di giustiziare l'ostaggio. Gli investigatori stanno esaminando le impronte digitali lasciate sull'auto della vittima e sono convinti che il giovane sia stato assassinato prima del pagamento del riscatto. 25 giugno 2007

Ultimo aggiornamento: 02-07-07