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Autore: Frengo
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Date: 23/10/2006
Time: 04.48
Cara Carmen
Non volevo fare nessuna storia del materialismo storico (ne ho già mangiato troppo). Nè volevo fare dei parallelismi. Né voglio entrare in un tema ormai obsoleto.
L’unica cosa che umilmente volevo dire è che c’è un momento “magico” quando arriva la consapevolezza che cose immutabili da tempo si possono invece cambiare. Questa svolta, in forme diverse è successa molte volte nella storia dell’Umanità. Tutto qui.
E non credo che sia solamente un problema di lavaggio di cervello. Ti faccio un esempio ma se ne potrebbero fare tanti. Mio cognato, superantifidelista, quando è scappato con la lancia e è arrivato dall’altra parte, alla domanda “Lei è scappato per ragioni politiche o economiche”. Al che lui subito ha risposto “No, no, per ragioni economiche”. Solo dopo che gli hanno spiegato che scrivendo sulla scheda la frase “Ragioni politiche”, lui e la sua fidanzata avrebbero goduto di aiuti economici e materiali per un anno, ha acconsentito a ciò.
Sembrerebbe che la disapprovazione di molti cubani sulle loro difficoltà di vivere sia a un livello superficiale della ragione e non diventi critica perché la critica come metodo è stata stroncata. Non potendo diventare critica non può diventare coscienza critica.
Tu dici che il cambiamento avverrà quando i cubani avranno accesso al “processo informativo”. Ciò non è esattamente vero perché molti cubani, attraverso le televisioni clandestine sono informati. Personalmente conosco parecchi cubani che pur non vedendo televisioni clandestine ma solo le informazioni ufficiali, riescono a depurarle dal falso andando molto vicini al vero. Addirittura molti cubani che vivono all’estero riescono al massimo del loro ardire a dire la barzelletta contro Fidel Castro, ma quando si passa a ipotizzare un cambio diventano improvvisamente molto confusi.