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Autore: Camilo
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Date: 12/10/2006
Time: 10.49
Mi ricordo di aver visto "vietata l'entrata ai cani e ai messicani" alla televisione, ma sugli italiani anche se la "battuta" non mi é nuova non avevo visto niente. Ma visto che mi piace ascoltare sempre le due campane, ho chiesto proprio adesso ad un collega mio, italiano di origine, che mi ha confermato che nel canton Argovia, dove lui é vissuto da piccolo, quei cartelli c'erano, eccome. Io posso confermare che non ne ho mai visti. So però che a quei tempi (parliamo del 1979 con l'iniziativa Schwarzembach) c'era molto astio da parte di noi svizzeri verso gli italiani, e molte famiglie italiane, soprattutto ubicate nella svizzera tedesca, ad un certo punto rifecero le loro valigie e ritornarono in Italia per il degradarsi delle relazioni. Quello dei bambini, potrebbe darsi (sto estrapolando) che alcuni immigrati avessero fatto venire la famiglia in Svizzera prima di avere l'autorizzazione del ricongiungimento famigliare e che quindi avessero timore di farsi cogliere in castagna. Brutti tempi. Oggi gli italiani mi sembrano molto apprezzati perché vengono, lavorano, si fanno la casa giù e giù ritornano; e non rompono i coglioni a nessuno. La malavita italiana che abbiamo qui viene direttamente da giù, fanno un'incursione, e giù ritornano. Oggi sono gli slavi che hanno preso il posto degli italiani in questo rapporto teso con lo straniero. Siamo bravi, siamo buoni, siamo neutrali (per modo di dire) ma non ci piace calarci le braghe e metterci a 90°, MENTRE MAGARI LE BRAGHE SONO STESE SU UN FILO FRA DUE MINARETI!!! Kmilo
perché l'ho vissuto,