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Re: GLI STRANIERI ... ecco il rimedio

Autore: Frengo
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Date: 11/10/2006
Time: 05.10

Commenti

“il minimo che ci può riservare il destino è una invasione indiscriminata di barbari e saraceni.”

Questi bravi cristiani xenofobi! Io che non sono cristiano provo vergogna nel leggere queste cose.

Io ricordo quando, dagli anni sessanta ci fù l’invasione dei meridionali al nord. Sui calabresi, pugliesi, siciliani si dicevano le stesse cose che ora si dicono degli stranieri: “se ne stiano a casa loro”. A loro non si affittavano le case, a malavoglia li si facevano entrare nei bar ma le braccia per costruire Milano e Torino erano le loro. Io li ho visti arrivare, con le loro scatole di cartone, li ho visti dormire in 14 per ogni scantinato. Venivano su in massa e quelli che non riuscivano a sistemarsi finivano nei gangli della delinquenza. Invece i veneti erano ben accolti perché non rappresentavano una diversità e questa è la parola chiave della xenofobia. Infatti se la prendono maggiormente con gli arabi che con gli altri stranieri. Gli ebrei in Italia hanno scuole e chiese ma gli arabi non ne hanno diritto, loro che al contrario di molti stranieri di altre nazionalità vengono qua per lavorare e poi tornare a vivere nei loro Paesi.

Come in tutte le crisi migratorie Il problema non sono gli stranieri in quanto tali ma la quantità di stranieri che vengono, richiamati da disponibilità di lavori che nessuno vuole fare e espulsi dalla miseria dei loro Paesi alla quale anche noi concorriamo. Questa quantità genera frange di delinquenza e genera anche italioti doc che si rimettono a fare i caporali, che riducono in schiavitù le persione, che affittano posti letto a prezzo d’oro.

Ma, lo stesso è successo con i nostri italiani che andavano a lavorare all’inizio del novecento in Svizzera o in Germania. C’erano i cartelli sulle vetrine dei bar che dicevano “non si accettano gli Italiani”.

Comunque il problema non sono i diversi modi di pensare al problema degli extracomunitari ma il richiamare nelle persone il peggio che hanno dentro, senza nessuna pietà, senza nessuna umanità. Questo si che è barbaro.

Ultimo aggiornamento: 16-11-06