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Autore: Frengo
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Date: 15/03/2004
Time: 11.08
Sto seguendo con apprensione la sorte di due cubane che hanno delle strane colpe. Primo caso. Lui 37 anni più vecchio di lei, giovanile, vissuto fino a pochi anni fa in Svizzera dove aveva una attività da idraulico in proprio. Rientra in Italia ormai pensionato conosce la tipa a Cuba, si sposano. In Italia tutto sembra andare per il meglio. A san Remo il clima è buono, lui le cucina mezzogiorno e sera ma la vuole tutta per lui, non vuole che esca e che abbia interessi. Lei ha una figlia grande a Cuba e come spesso accade si lascia andare un po’ la mano con il telefono. Lui comincia a spaccare le suppellettili in casa. Lei chiede di potere lavorare per pagarsi le telefonate alla figlia. Va a lavorare come cameriera in un ristorante ma lui è geloso, la pedina, le rende la vita impossibile. Lascia il lavoro ma ormai la relazione è compromessa e i litigi sono di norma. Lui ora spacca anche i mobili e gli elettrodomestici. Lei chiede la separazione e allora lui la relega in una dependance della casa (una stanza) tagliandole l’acqua e il riscaldamento. Secondo caso. Lui e lei sono sposati con un figlioletto. Paesino del trevigiano, profondo veneto. Lei a Cuba era un architetto, bella, dolce, intelligente e soprattutto con la testa sulle spalle. Lui ha una attività in proprio, non vuole che la moglie lavori. Vanno a Cuba questa estate e lui proibisce alla suocera di prendere il bambino in braccio per paura che gli attacchi delle malattie (la suocera gode di ottima salute). Tornano e improvvisamente lui le toglie i soldi per fare la spesa perché ha paura che li metta da parte per la famiglia. Risultato una famiglia allo sfascio. Se volevano una colf c’era bisogno di andare fino a Cuba? Frengo