[ Rispondi | Avanti | Indietro | Su ]
Autore: mojito
Email: velardo@hotmail.com
Remote Name: 158.125.1.22
Date: 07/11/2003
Time: 13.33
Londra , novembre 20003
Le cose hanno un importanza diversa ., diversa da persona a persona, da cosa a cosa da momento a momento. Yamila è all’habana, al sole, gosando con su turista, per lei una popular non ha nessuna importanza. Io in questo momento, in questa gelida notte di londra, dove il vento soffia forte, sollevando le foglie , e il silenzio e il freddo ti lasciano senza respiro, io invece proprio ora, pagheri oro, oro per una popular, per sentire il sapore di cuba, l’aroma de mi tierra lontana, e dei miei momenti felici, con yamila, con dainè, con yadira, una popular ora sarebbe la mia salvezza, la droga che potrebbe trasportarmi improvvisamente in un'altra dimensione, dove tutte queste tecniche e supercongetture non esistono, dove gli istinti predominano e la vita è piu’ semplice, piu’ animalesca, semplicmente piu’ adatta a un rozzo come me. Le cose hanno un importanza diversa, ieri ho incontrato una Greca 22enne che piangeva disperata, perchè il novio l’aveva lasciata.Poco tempo prima ho conosciuto una mamma palestinese emigrata ch si disperava perché il figlio si era fatto saltare in aria. Lacrime, lacrime e disperazione, due cose totalmente diverse, una mamma che si dispera per un figlio morto, e una stupida ragazzina che futilmentne si dispera per il primo novio che la lascia. Ma la disperazione è disperazione in tutte le forme che si esprime lascia quasi lo stesso effetto, devastante, triste, ti lascia “algo” amaro. La disperazione occidentale, futile come quella della greca o seria e fondata come la madre, è comunque una disperazione diversa diversa da quella cubana, ti lascia “algo” piu’ amaro. Per quanti motivi cuba possa avere per farvi disperare per farvi piangere, a noi yuma o a voi cubani , rimane una disprazione “differente” mas suave mas dulce, a cuba tutto è un gioco anche la morte o almeno questa è la sensazione che le cose mi danno.
Io rimango infreddolito a osservare le foglie , e questa merda di tempo, Disperandomi per Cuba e sognando mi popular. Anche io disperato , cercando di pesare la mia disperazione per non cadere in stupidi errori, per non disperarmi troppo, e nanche troppo poco, a volte anche quello è un errore.
Questa sera ninte guiness, questa sera mi sogno la cristal, mi sogno mi playa, e mi sogno mi mulatta, anche lei sarà probabilmente disperata, disperata perché eventualemtne non potrà comprarsi il cellulare, e forse sara una delle poche rimaste senza a vedado. Si soffre per un figlio morto, per un amore finito che durava tre mesi, per un cellulare che non hai, si soffre principalmente per un sogno che non riesci a realizzare, per qualcosa che tieni a cuore. Sarà futile o fondato, ma se tutti hanno dei motivi pr soffrire, allora avro’ anche io il diritto di soffrire, di soffrire, prchè qui non ho il calore di cuba, perché non ho la mia popular, non ho la mia cristal, e no puedo llamar la gente “hacere”, porque aqui non soy uno yuma , e no tengo l’attention de nadie. Cazzo, pagherei, 10 cerveza anche al peggior jinetero dell’habana, pr parlargli in cubano, per chiederli come “anda la cosa”, quanto yuma ha sfruttuto nelle ultime settimane , e se me vende un cohiba porque lo tengo que portare qui , per sentire l’aroma di cuba, per riscaldarmi nei miei giorni freddi e inglesi, lontano dalla solarità di questa terra che mi fa disperare.
Que pagharia por un trago. Ho voluto abbandonare il mio sogno, tutto preparato, 6 mesi di fila a cuba, da giugno a dicembre, forse anche di piu’, un sogno ch si ripeteva, io ch tornavo a gosar, ma sono stato fregato, dalla mia ingordigia, dalla voglia di fare tanti soldi di avere successo.Che bello ho comprato pure il clk nuovo, ora sono anche ricco, ma chea prezzo? tutte l senzazioni le mulatte, tutte l emozioni alle quali purtoppo ho rinunciato, ora saro’ anche un “figo”, ma mi popular non ha prezzo , i miei sogni non li posso ricomprare, e l’ansia che ho sbagliato mi opprime.
Forse non dovrei parlarne, mi manchi Cuba ho vissuto grazie a te cose immense, ma ho paura di tornare, perché sono cresciuto e sono diverso, non sono capace di sorridere come prima , non sono capace di portare al collo la collana di obatalà, changoò i elleguà. Elleguà mi ha cerrado lo cammino, non dovevo sottovalutarlo, ormai sono mesi che non pongo Ron a mi santos.
A volte la consapevolezza è un arma letale, ti distrugge i sogni. Che paghrei pr tornare yuma camjan, ci sono alcuni livelli di camajanità che non devono essere soprassati, altrimenti è difficile tornare indietro e ti cade tutto adosso. Le cose hanno un valore diverso, la mia collana di chango’ non la sento come prima, non mi dispero se caje al piso. Se non ti disperi per le cose, le cose lo sentono e ti ripagano con la stessa moneta. Cuba non mi sta chiamando , non mi cerca si allontana da me, -cuba ya no me quiete, porque yo no soy mas como antes. Sto aspettando ch il rubio de guanabacoa torni dentro di me , lo sto cercando ma non lo trovo……… Ho paura di rivedere la mia cuba, ho paura di scoprire che l cose importanti non sono piu’ tali, Voglio di nuovo piangere e disperarmi all’aereoporto, voglio di nuovo incazzarmi s me tumban 5 dollari a me il camajan assoluto, voglio di nuovo ascoltare l storie delle jientere sempre uguali e sempre futili, voglio dare importanza alle emozioni di una volta………. Mi chiedo cosa sarà mai 20 dollari ad una jintera in confront a un progetto di 10 milioni di euro, cosa sarà mai una chiacchierata con il musico ch emi insegna la clave , di fronte a quella bella autostrada che ho quasi finito. Che pagherei per rivivere la stessa cuba che h vissuto 6 anni, fa, 5 anni fa , ho anche appena solo 2 anni fa, con le stesse priorità , le stesse emezioni. Che pagheri per una popular………………………………….