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Re: HELP CITTADINANZA

Autore: Marco_blanqui_fresco
Email: marco_ita_63@hotmail.com
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Date: 20/05/2003
Time: 13.27

Commenti

Invece io penso completamente il contrario: il mio consiglio è fate prendere al coniuge AL PIU' PRESTO la cittadinanza. E spiego i motivi.

1) Se vi sposate, non lo fate tanto per farlo, quindi partire già pensando al divorzio non mi sembra un buon inizio. Ma visto che la vita (e molte/i cubane/i, così come molti connazionali che ho conosciuto, senza offesa per nessuno, sono dei pirla) sono cinici, e la maggioranza dei matrimoni I/CU fallisce, allora NON sposatevi, se avete dei dubbi.

Se lo fate, prendetelo come un gioco d'azzardo nel quale la posta (eventuale mantenimento etc ...) va messa nel piatto PRIMA, a fondo perduto (ricordandosi che se la colpa del fallimento del matrimonio non è PALESEMENTE vostra, non siete voi quelli che devono mantenere l'altro (parlo di quelle mignotte che arrivano qua e spariscono dopo pochi giorni, non delle poveracce illuse di trovare il regno del bengodi en el Yuma).

2) Se il matrimonio fallisce, siete soggetti alla sentenza del giudice per il mantenimento, in ogni caso, che la moglie sia italiana o straniera, e la cifra non è legata al tenore di vita di Cuba, ma a quella del coniuge più "forte". Quindi non cambia nulla.

3) La moglie viene in Italia, non volete che passi tutto il giorno a guardare la tele, mangiare, piangere, fare telefonate chilometriche, frequentare strana gente e strani giri "caraibici"; in altre parole volete che si integri e viva una vita normale e dignitosa. Allora si cerca un lavoro.

Mi spiace dirlo, ma è e sarà sempre una extracomunitaria (anche se sposata con un italiano), quindi gamma di offerte: da cameriera a massaggiatrice, da telefonare alla gente a casa 10 ore al giorno per le interviste a accompagnare anziani, se va bene (ci vuole un diploma anche per questo, e la concorrenza è forte).

La cittadinanza italiana è FONDAMENTALE per avere un lavoro come lo intendiamo noi, cioé più o meno fisso e in regola, con contributi, etc ... Lo so che non è scritto da nessuna parte, ma quello che dico viene da esperienza pluriennale.

Se volete bene a vostra moglie/marito date loro la cittadinanza (cosa che tra l'altro non è un regalo ma un DIRITTO, che possono chiedere loro stessi dopo 6 mesi di residenza, però di solito non lo sanno). Se poi va male, tanti saluti e arrivederci (la situazione economica vostra non cambia, vedi punto precedente).

4) [osea el Marquito chinico]: con la cittadinanza il coniuge è indipendente, emancipato (si spera); mettete il caso che poi volete divorziare e andate davanti a un giudice:

ipotesi a) il coniuge straniero (poverino, irretito dal miraggio ricchezza, etc ...) non ha niente, non può mantenersi, etc ...

ipotesi b) il coniuge cittadino italiano ha un suo lavoro, si mantiene, anzi magari (i casi della vita !) guadagna più di voi.

Nei due casi, chi sarà quello che ci rimetterà (economicamente) di più ?

Per concludere: a me il matrimonio non è andato male, ho dovuto lottare anzi per far prendere a mia moglie la cittadinanza (lei non voleva, era ancora troppo legata a Cuba), adesso lei è (anche) italiana, ma la mia vita è cambiata in MOLTO meglio. Sono finiti i tempi dei lavoretti precari, dei permessi di soggiorno, di tutte le cazzate ogni volte che si voleva andare all'estero, etc ...

Concludendo: sono sposato con una italiana (por fin!!!) ma mulata (por fin !!!), que me habla el español (mal, con asento (!)) e l'italiano, con la mentalità caribeña (ma anche milanesa): in altre parole, con una cubana, senza tutti i problemi di chi non è sposato con una italiana !!!

Consiglio: cittadanizzate, non costa niente (tranne le varie marche da bollo etc ...).


Aggiornato il: 10 dicembre 2011