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Autore: negiz
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Date: 20/05/2003
Time: 10.58
====================ANTEFATTO
Il 16/05/03 Robby r.arpino@tiscalinet.it si chiedeva:
andrà tutto bene??
Lui si riferiva al fatto che la sua novia si era trattenuta 6 mesi in Italia (e non 3) e si chiedeva se ci potessero essere riflessi penali per lui.
Camillo_Sal rispondeva:
"Purtroppo no buono, alla luce delle ultime normative. Infatti lei non potrà più tornare in Italia, e tu rischi anche la sanzione penale ( prima era soltanto amministrativa ), perchè oggi come oggi sei ritenuto corresponsabile, quale invitante-ospitante, della inosservanza della nuova legge circa il soggiorno degli extracomunitari. Spero bene per te."
========================COMMENTO
Innanzitutto a cosa si riferiva Camillo_Sal quando parlava della "nuova legge"? Immagino che si riferisse alla LEGGE 30 luglio 2002, n. 189 (Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo) meglio nota come BOSSI-FINI. Ma se il riferimento al testo normativo è questo, allora va rilevato come già secondo il D. Lgs. 286/1998 (Testo Unico sull'immigrazione) erano previste sanzioni penali a carico di chi commetteva il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Infatti si legga l'art.12 del citato T.U.:
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Art. 12 Disposizioni contro le immigrazioni clandestine (Legge 6 marzo 1998, n. 40, art. 10) 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie attività dirette a favorire l'ingresso degli stranieri nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente testo unico é punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire trenta milioni. 2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 54 del codice penale, non costituiscono reato le attività di soccorso e assistenza umanitaria prestate in Italia nei confronti degli stranieri in condizioni di bisogno comunque presenti nel territorio dello Stato. 3. Se il fatto di cui al comma 1 é commesso a fine di lucro o da tre o più persone in concorso tra loro, ovvero riguarda l'ingresso di cinque o più persone, e nei casi in cui il fatto é commesso mediante l'utilizzazione di servizi di trasporto internazionale o di documenti contraffatti, la pena é della reclusione da quattro a dodici anni e della multa di lire trenta milioni per ogni straniero di cui é stato favorito l'ingresso in violazione del presente testo unico. Se il fatto é commesso al fine di reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione ovvero riguarda l'ingresso di minori da impiegare in attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento, la pena é della reclusione da cinque a quindici anni e della multa di lire cinquanta milioni per ogni straniero di cui é stato favorito l'ingresso in violazione del presente testo unico. 4. Nei casi previsti dai commi 1 e 3, é sempre consentito l'arresto in flagranza ed é disposta la confisca del mezzo di trasporto utilizzato per i medesimi reati, salvo che si tratti di mezzo destinato a pubblico servizio di linea o appartenente a persona estranea al reato. Nei medesimi casi si procede comunque con giudizio direttissimo, salvo che siano necessarie speciali indagini. 5. Fuori dei casi previsti dai commi precedenti, e salvo che il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, al fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero o nell'ambito delle attività punite a norma del presente articolo, favorisce la permanenza di questi nel territorio dello Stato in violazione delle norme del presente testo unico, é punito con la reclusione fino a quattro anni e con la multa fino a lire trenta milioni. 6. Il vettore aereo, marittimo o terrestre é tenuto ad accertarsi che lo straniero trasportato sia in possesso dei documenti richiesti per l'ingresso nel territorio dello Stato, nonché a riferire all'organo di polizia di frontiera dell'eventuale presenza a bordo dei rispettivi mezzi di trasporto di stranieri in posizione irregolare. In caso di inosservanza anche di uno solo degli obblighi di cui al presente comma, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire un milione a lire cinque milioni per ciascuno degli stranieri trasportati. Nei casi più gravi é disposta la sospensione da uno a dodici mesi, ovvero la revoca della licenza, autorizzazione o concessione rilasciato dall'autorità amministrativa italiana, inerenti all'attività professionale svolta e al mezzo di trasporto utilizzato. Si osservano le disposizioni di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689. 7. Nel corso di operazioni di polizia finalizzate al contrasto delle immigrazioni clandestine, disposte nell'ambito delle direttive di cui all'articolo 11, comma 3, gli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza operanti nelle province di confine e nelle acque territoriali possono procedere al controllo e alle ispezioni dei mezzi di trasporto e delle cose trasportate, ancorché soggetti a speciale regime doganale, quando, anche in relazione a specifiche circostanze di luogo e di tempo, sussistono fondati motivi di ritenere che possano essere utilizzati per uno dei reati previsti dal presente articolo. Dell'esito dei controlli e delle ispezioni é redatto processo verbale in appositi moduli, che é trasmesso entro quarantotto ore al procuratore della Repubblica il quale, se ne ricorrono i presupposti, lo convalida nelle successive quarantotto ore. Nelle medesime circostanze gli ufficiali di polizia giudiziaria possono altresì procedere a perquisizioni, con l'osservanza delle disposizioni di cui all'articolo 352, commi 3 e 4, del codice di procedura penale. 8. I beni immobili e i beni mobili iscritti in pubblici registri, sequestrati nel corso di operazioni di polizia finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati previsti dal presente articolo, possono essere affidati dall'autorità giudiziaria procedente in custodia giudiziale agli organi di polizia che ne facciano richiesta per l'impiego immediato in attività di polizia; se vi ostano esigenze processuali, l'autorità giudiziaria rigetta l'istanza con decreto motivato. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dell'articolo 100, commi 2, 3 e 4, del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309. 9. Le somme di denaro confiscate a seguito di condanna per uno dei reati previsti dal presente articolo, nonché le somme di denaro ricavate dalla vendita, ove disposta, dei beni confiscati, sono destinate al potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei medesimi reati, anche a livello internazionale mediante interventi finalizzati alla collaborazione e alla assistenza tecnico-operativa con le forze di polizia dei Paesi interessati. A tal fine, le somme affluiscono ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato per essere assegnate, sulla base di specifiche richieste, ai pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell'interno, rubrica "Sicurezza pubblica".
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Si noti che l'art.12 comma 1 del T.U. è il testo che ancora viene riportato nella LETTERA D'INVITO all'ambasciata italiana in Cuba, e che costituisce, già dal 1998, l'assunzione di responsabilità penale da parte del cittadino italiano invitante.
La legge Bossi-Fini innova il testo del comma 1 nel senso seguente:
Art. 11. della Bossi-Fini (Disposizioni contro le immigrazioni clandestine)
1. All'articolo 12 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 1 e' sostituito dal seguente: "1. Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, chiunque in violazione delle disposizioni del presente testo unico compie atti diretti a procurare l'ingresso nel territorio dello Stato di uno straniero ovvero atti diretti a procurare l'ingresso illegale in altro Stato del quale la persona non e' cittadina o non ha titolo di residenza permanente, e' punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 15.000 euro per ogni persona";
DUNQUE, COME SI PUO' VEDERE LA FONTE NORMATIVA NON E' CAMBIATA SOSTANZIALMENTE CON LA BOSSI-FINI IN MERITO ALLA RESPONSABILITA' PENALE DELLO SPONSOR ITALIANO.
MI CHIEDO SE NON SIA, INVECE, CAMBIATO L'ORIENTAMENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE E DELLA MAGISTRATURA, INTENZIONATA AD APPLICARE LA SANZIONE SULLA BASE DI UN SEMPLICE CONTROLLO DOGANALE.
A QUESTO PUNTO, SAREBBE ESTREMAMENTE UTILE LA TESTIMONIANZA DI Robby r.arpino@tiscalinet.it
ROBBY, COME E' ANDATA????????????