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Autore: rob
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Date: 23/04/2003
Time: 11.29
Cuba que linda es Cuba … Oggi è giorno di paga ….è stato un mese duro ma sono riuscito ad arrivare alla fine senza particolari problemi , grazie al Comandante ho saltato solo qualche pasto ma come dice sempre lui c’è molta gente nel mondo che sta peggio e che non ha la Revolucion e la nostra libertà. Subito in bagno per la defecazione mattutina , il cesto della carta è pieno ah grazie Fidel non c’è profumo migliore la mattina presto …tiro la catena e come sempre il mohon rimane li e sembra sorridermi , è già un primo segno della fraternità cubana. Senza pensare apro la chiave ma mi ricordo subito che l’acqua corrente costa e per questo ringrazio Fidel per le tante ore in cui la interrompe. Accendo la radio ….pinga que loco soy …mi ricordo che la corrente non c’è …Fidel dice che è meglio cantare …fa bene allo spirito.. Vado in cucina apro il mio westinghouse (siamo fra i pochi fortunati al mondo ad avere un frigorifero ) e vedo il mio congrì , che culo avere il congrì …lo mangerei tutti i giorni (beh forse lo mangio tutti i giorni). Lascio il frigo aperto per scongelare l’abbondante carne di maiale rimasta dall’ultimo scongelamento e ricongelamento (così come raccomandano le + elementari norme sanitarie rivoluzionarie) e vado a fare il caffè.. Ah il mio caffè di cicero ,il mondo ignorante crede che sia meglio il caffè vero ma grazie a Fidel noi conosciamo la verità. Come ogni mattina vengono a salutarmi le mie cucarachas domestiche , non potrei vivere senza di loro, ecco cico ,esce da sotto il lavandino ,guarda come scodinzola ..e pensare che nel mondo c’è chi non le apprezza. E’ tardi devo vestirmi in fretta , come sono fortunato , grazie alla Rivolucion non devo perdere tempo a scegliere i vestiti , fortunatamente ho anche solo un paio di scarpe …grazie Fidel. Esco di casa e come ogni giorno mi compiaccio del dipinto sul muro di fronte “Viva Fidel – revolucion o muerte” , ringrazio nuovamente i padri della rivoluzione perché non sono costretto a salire in auto (patisco il caldo) e mi incammino verso la fermata della guagua . Finalmente un po’ di contatto umano ,e non dimentico di ringraziare Fidel perché l’aria condizionata fa male . Arrivo sul posto di lavoro e dopo aver “rivoluzionariamente “ salutato il capo mi dedico alle solite attività in attesa del salario. E’ ora vado a ritirare il salario e comincio già a pregustarmi tutto quello che potrò fare con i miei bei 350 pesos e a come sarà contenta la mia famiglia.......continua