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RACCONTO:  LA FAMILIA (1' PARTE)

Autore: Max123
Email: max123@sonoio.it
Remote Name: 80.180.6.51
Date: 13/04/2003
Time: 12.00

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L'impotenza è una sensazione terribile da provarsi, soprattutto se si sa di essere in 'condizione di superiorità' rispetto alla media di persone che ci circondano. Era infatti una 'condizione di superiorità' quella che mi caratterizzava e caratterizza qualsiasi straniero turista o vivente a Cuba. La superiorità dettata non da motivi etnici o religiosi, ma dovuta al fatto che economicamente, ci si puo' permettere di vivere meglio della maggioranza degli altri. E' in questa ottica che, pensando di fare cosa buona (e convintissimo di averla fatta), 'adottai' una famiglia (padre,madre e due figli piccoli), che vivevano in un 'pueblito' posto tra la 'carrettera central' e l'autopista nacional. Questa famiglia la conobbi durante un'escursione a caccia di 'nuove strade' che mi facessero arrivare prima da Varadero a Cienfuegos-Trinidad, e, con la fortuna solita che mi ritrovavo....dopo aver girato per ore intorno a degli immensi 'aranceti' con l'auto, all'imbrunire....restai a piedi come un fesso 'sin gasolina'. Il galleggiante del serbatoio scopriro' piu' in la' che era rotto e segnava sempre il pieno (fesso a non accorgermene!). Risultato, mi trovo in una strada piu' o meno alle 6 di sera, gia' diventato buio, senza che passi un cane, nemmeno una bicicletta, e purtroppo, sufficientemente lontano sia dall'autopista, che dalla 'central'. Non ho mai amato il cellulare, soprattutto quelli di cubacel che ti dissanguavano e allora....via a piedi a cercare aiuto con l'inseparabile tanica che mai deve mancare a chi viaggia in Cuba..e che...ho sempre tenuto vuota (penso giustamente), perche' non si sa mai. Dopo un bel po' che cammino a lato dell'unico nastro asfaltato che c'è...ed essere consapevole che chi mi aspettava a Cienfuegos ormai si sara' messo l'anima in pace...vedo delle luci in lontananza. Un pueblito! L'atmosfera farebbe commuovere qualsiasi ragazza europea o di paese 'ricco', in quanto molto romantica...le conosciamo le stelle che si vedono nelle notti del caribe, l'aria pulita e tiepida, nessun rumore a parte quello di qualche animale o uccello notturno.......PECCATO CHE NON CI SIA CON ME ALCUNA RAGAZZA, E MI GIRANO LE PALLE PERCHE' MI FANNO MALE I PIEDI. Arrivo nel pueblito...le case sono quasi tutte di 'madera' ed è veramente povero...tanto povero che il 'neon' se lo possono permettere in pochi. Qualcuno ha anche acceso l'immancabile televisione bianco e nero dove riesco a sentire la sigla logorroica del 'noticiero'..è tardi! Nessuno c'è nelle minuscole stradine sterrate che circondano questa (trentina?) di case di madera...devo bussare. Mi apre un tizio con due baffoni stile Saddam, e subito dietro gli corre una bimba tutto pepe che avra' 3 anni...che sveglia! Arriva l'immancabile moglie con in braccio un neonato....sono spaventati....chi sara' questo straniero? cosa vuole? Saluto gentilmente e spiego il mio problema.....In Italia, nel 90 per cento dei casi nessuno avrebbe aperto o mi avrebbe detto 'cazzi tuoi'! Invece quest'uomo e la sua famiglia si dimostrano veramente amabili. L'uomo è un contadino e cerca di arrangiarsi come puo' per tirare avanti, non ha alcun tipo di mezzo a motore e pertanto niente gasolina.....come fare? Si mette a chiedere a tutte le case del suo pueblo...ma nulla la gasolina non ce l'ha nessuno. Intanto mi fa accomodare nella sua casa, povera...molto povera, con un piccolo barlume di dignita' (bicchieri di latta), niente acqua corrente ma una fontana a pompa fuori, il 'bagno' è un angolo orribile fuori pochi metri dalla casupola, campeggia un letto matrimoniale consunto con una brandina dove i due bimbi dormono insieme......sul pavimento una bambolina rotta che qualsiasi bimbo italiano nemmeno oserebbe guardare. Bene, il capofamiglia vede la mia disperazione e si ricorda che, un suo cugino, in un pueblo a 10 km da li' ha un 'carro americano' ed è sicuro che trovera' la benzina.....PRENDE LA BICICLETTA E LA MIA TANICA ....E VA! Sono commosso, la tanica è da 10 litri e la benzina 'de la calle' la vendono a 0,50$ pertanto 5 dollari possono bastare. Gli do 10 dollari, dicendo che gli altri 5 sono per il suo disturbo.....la faccia diventa cattiva....mi chiede 5 dollari e 'no mas', anzi, insiste perche' dice che sicuramente il suo 'primo' non ha il resto.....provvedo imbarazzato. Nel frattempo, nel piccolo pueblito si è sparsa la voce....io mi siedo per rispetto fuori dalla casa del signore, su una specie di sedia di legno e cominciano a fioccare le domande da parenti e amici 'di dove sei?' 'cosa fai qui?', que te paso'?.....Italiano?....mafia, spaghetti, raffaella carra'......tutto in un'atmosfera veramente festosa. In un bicchiere di latta mi viene offerto l'immancabile 'ron' che, pur non bevendo, devo accettare per non guastare la bella atmosfera. Davvero una sensazione diversa.........nulla a che vedere con la vita da albergo o da 'casa particular' che ho sempre fatto...nulla a che vedere con la vita delle tipiche citta' cubane o dei paesoni.....questa è 'vida de campo'. Le zanzare mi massacrano, i bambini ridono a vedere quanti schiaffi mi do' dappertutto.....ma perche' pungono solo me???? boh! E' tardissimo...questa gente non va a dormire..mi tiene compagnia sapendo che aspetto l'uomo che mi deve portare la benzina....e...tutto sbuffante....arriva con la gasolina. Tutti quando lo vedono arrivare con la gasolina sono allegri per me.....incredibile, qualcuno mi offre casa sua per fermarmi a dormire....'manana te vas italiano!' ahora es muy tarde! Diniego, guardo fisso negli occhi quest'uomo che non conoscevo e che ha lasciato la' la sua famiglia per trovarmi la gasolina senza pretendere nulla......non ci credo ancora. Entro in casa sua per discrezione e gli voglio regalare 20 dollari.....non c'è verso....anche la moglie, finora zitta e osservatrice....ora interviene diniegando....'amistad!' ....'hermano...sabes lo que es el amistad?'.....En Italia no hay mucho.....volevo dirgli...Risultato: l'uomo mi accompagna facendosi dare un'altra bicicletta da un paesano...fino all'auto. Riportera' indietro da solo anche l'altra bicicletta.........'ciao mi hermano' mi dice...gli stringo la mano forte e gli dico....gracias mi amigo...un dia vamos a encontrarnos de nuevo..... 'Seguro de no quererte quedar en mi casa?'....NO, NO grazie......'debo propriamente irme....dime solamente como alcanzar la carrettera central por favor'.... Non so come cazzo sia stato....ma la carretera central non era lontanissima! ma che giro avro' fatto?....boh...fatto sta che ritornando a casa...non ho potuto fare a meno di pensare a quella famiglia....che poi adottero'. Mi resteranno sempre in testa gli allegri commenti del pueblito, el ron, i bambini, le zanzare...........questa è Cuba!


Aggiornato il: 10 dicembre 2011