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Autore: Marco_blanqui_fresco
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Date: 27/03/2003
Time: 02.46
Credo che potremmo stare a discutere fino a domani e non cambierebbe di molto.
Il criticare la politica estera americana, che per te è la panacea di tutti i mali del mondo, e per me rimane una politica aggressiva e neocolonialista (come sempre hanno fatto nella storia chi è stato in posizione di forza, URSS compresa fino a che ha potuto), è ancora tacciato di antiliberismo e comunismo (nel 2003!), incluso in una guerra dove il comunismo non c'entra proprio niente (semmai il petrolio, dico io).
Dici: "IO, immedesimandomi cittadino americano, (...) Se ho la possibilità di difendermi eliminando questi rischi, stai pur certo che non mi faccio scrupoli e tanto meno mi faccio pregare. A loro va il mio appoggio incondizionato.". Il problema è che miliardi di persone nel resto del mondo non sono "il cittadino americano". E di terrorismi, dittature, guerre ne hanno fomentate parecchie anche i "cittadino americano".
Infine: "La coglionaggine degli europei che non sono in grado di fare una politica europea!!!!! Ed è a questi incompetenti che tu vorresti affidare le sorti del mondo intero?". No, vorrei che le sorti del mondo intero vengano affidate alla collettività delle nazioni, augurandomi in futuro un maggior riequilibrio tra le forze in campo, in base al diritto internazionale e non alle armi del più forte, non a una sola potenza legittimata a fare quello che vuole (da se stessa).