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Autore: Carmen
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Date: 22/03/2003
Time: 04.29
... Ai tempi a La Habana si verificò ciò che io definirei un fenomeno di xenofobia all'inverso. Di solito la xenofobia si manifesta da parte delle persone del posto verso gli immigranti... là è successo l'opposto. Come ben saprai, gli habaneros prendono in giro in continuazione gli orientales: PORQUE HABLAN CANTANDO, PORQUE SON PALESTINOS, PORQUE LLEGAN A TU CASA DICIENDO QUE VIENEN 1 MES PARA IR AL MEDICO, Y DESPUES NO HAY QUIEN LOS SAQUE....(chiarimento: non condivido queste e altre cavolate, d'altronde in tutte le nazioni è normale la rivalità fra città). Va bèh, il punto è che a La Habana si verificò una mancanza di personale per fare i poliziotti, e quindi centinnaia di ragazzi di Oriente, soprattutto della campagna, vennero alla capitale x fare i poliziotti. E si scatenò la furia dell'inferno...penso che sentivano il bisogno divendicarsi di tutte le prese ingiro da parte de gli habaneros, ricordo una volta che uno mi fermò IN VEDADO chiedendomi che ci faccevo da quelle parti (buffo, no?). Come ha detto qualcuno, ma adesso non ricordo chi: "quando avrai voglia di sapere quanto cattiva, buona, crudele o misericordiosa è una persona, dale potere". Un'ultima cosa, quando stavo a Cuba avevo diversi amici e amiche straniere , con qui entravo a contatto x lavoro, più di una volta fui consigliata di non lasciarmi vedere in giro con stranieri...poteva essere "perjudicial". Quindi, la mia conclusione è che forse non esiste una legge che dica che il normale cittadino non può girare con uno straniero, ma la legge dice anche altre cose che non si verficano mai, la realtà è che un poliziotto ha tutta la tutela e l'autonomia che vuole per romperti le scatole, e quindi in quel caso sta alla fortuna di trovare una persona gentile...bella cosa, bassiamo i nostri diritti sulla bontà del singolo poliziotto...VIVA CUBA!