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Autore: Marco_blanqui_fresco
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Date: 11/03/2003
Time: 08.38
Per Luca (risposta un po' in ritardo).
Personalmente ho avuto esperienza solo con una parte delle cose che tu citi, per cui non ti ho dato (in parte) ragione in conseguenza del fatto che ciò sia capitato a me. Altre cose che dici le ho riscontrate in conoscenti.
Posso farmi un'idea (e quindi dare ragione o torto) solo su cose che in qualche modo conosco, e in questo caso per esperienza più o meno diretta (poiché non ho mai fatto una seria ricerca sociologia sul fenomeno, basandomi su altre fonti o con altri metodi).
Ti do ragione nel senso che le cose che dici le ho riscontrate, ma nota bene, non in forma assoluta e ineluttabile. Per chiarire meglio, se dicessi che in Italia c'é malcostume, delinquenza, corruzione, nepotismo, piaggeria, etc ..., non mi si può che dare ragione (ognuno ha avuto una qualche esperienza con questi fatti), ma da qui a attribuire queste caratteristiche a tutti gli italiani e farne un "fenomeno generale" passa parecchia distanza. Cioè, posso fare un elenco di tutti i difetti degli italiani (o cubani), in modo tale che nessuno possa negare l'esistenza di una delle voci, ma se in base a questo volessi costruirci delle teorie (senza basarmi su fatti molto più concreti: consistenti quantità di dati, correlazioni statistiche, studi su campioni per anni, gruppi di controllo, etc ..), le mie teorie non varrebbero nulla.
Un'ultima cosa: quando ho detto che pur condividendo alcuni termini dell'analisi non ne condividevo la soluzione ("lasciate perdere, andate a Cuba solo a ..."), non stavo riferendomi a te in particolare (mi ricordavo che non avevi tratto queste conclusioni, almeno in forma esplicita), ho solo preso spunto per fare una considerazione su una tendenza che avevo notato nelle varie analisi critiche "sulla cubana".