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Autore: exMario
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Date: 09/03/2003
Time: 15.41
Se siamo tutti d'accordo che Cuba ha utilizzato il sesso per risollevare la economia possiamo continuare a discutere, se si discrepa da questo assunto il mio post va considerato come una accusa alla mancanza di coerenza di Cuba nella propria politica. Un esempio tra i tanti....ricordate la grande preoccupazione dei foristi quando. l'anno passato, era prevista l'entrata in vigore della nuova legge doganale? Gia erano posizionate nel terminal 2 le bilance sulle quali i passeggeri avrebbero adagiato le proprie valige pagando poi 10 dollari per ogni chilogrammo eccedente i 20. Bene, era una disposizione riguardante i viaggiatori provenienti dagli USA, dalla data della prevista applicazione gli aerei arrivarono semivuoti e cosi', secondo costumbre, Fidel docet, fecero finta di niente e si dimenticarono della disposizione come se nulla fose accaduto, alla faccia dell'etica dell'informazione. Adesso, fatti i conti del fatturato perduto e non potendo applicare la legge dei chilogrammi ai viaggiatori provenienti da altri paesi, applicano la legge del regalo, si permette l'ingresso di merce regalo per un valore complessivo di 50 dollari (con i quali non si compra neanche un profumo) e si tassa l'eccedente al 100% del valore.* Ergo nessun turista rinuncia a importare quanto ha ormai in valigia e a malincuore paga il tributo. Nulla da eccepire trattandosi di una legge, se non che la dogana applica l'imposta sul valore supposto, cioe': *se io acquisto un pantalone al reale prezzo di saldo di 2 dollari accompagnato da regolare fattura ma in Cuba la qualita' del medesimo pantalone e' venduta a 50 dollari ( Commodoro docet ) sono obbligato a pagare il 100% del supposto valore e non del valore reale da me pagato. Presumendo che e' una manovra per obbligare all'acquisto di beni sussidiari nelle tiendas del paese la cosa mi molesta un po'. Continuero' ad andare a Cuba, apprezzandola per la sua sua unicita' e amandola per le emozioni che in nessun altro posto ho vissuto, pero' mi riservo il diritto di criticare quello che trovo per lo meno eticamente incoerente rispetto alle politiche dei paesi piu' sviluppati e questo forse perche' non reputo Cuba un paese terzomondista, senno' il nuovo Giappone dei caraibi per la forza culturale e umana che potra' esprimere non appena le sara' data l'occasione. Comunque, nella mia lotta donchisciottesca contro una corruzione e speculazione sempre piu' aggressiva, sono riuscito ad ottenere che i Coco Taxi riportassero sulla fiancata la tariffa al chilometro, chissa' che non riesca a far affiadare nel giorno di riposo un Coco Taxi a quel chirurgo che da San Miguel del Padron arriva ogni giorno in bicicletta stanco stanchissimo al Almejeiras (manca un'acca, ma non so dove va) ma cio' nonostante opera per salvare vite a 25 dollari al mese, perche' possa quadrare con qualche dollaro in piu'. In fin dei conti desidererei una Cuba piu' coerente anche con i propri cittadini. Oggi e' una Cuba che esporta jinetere e jineteri perche' possano mandare sempre piu' rimesse dall'estero, ma vieta a medici, infermiere e altrri specializzati l'uscita dal paese anche solo per turismo. E' come dire: abbiamo utilizzato le puttane ( nel senso letteraturale del termine affatto spregiativo) per risolvere il periodo speciale, e' andata bene, mandiamole in trasferta con i puttani che di sicuro andra' ancora meglio. La cosa che piu' mi ha fatto male, mi rendo conto che ero un fesso che sognava ad occhi aperti, e' stato leggere sul dizionario Vallardi Italiano-Cubano, sfogliato per caso alla Malpensa in attesa dell'imbarco, che Jinetera si traduceva letteralmente in PROSTITUTA, ossia PROSTITUTA=TROIA nella concezione della cultura catto-carabinier-scuola-oratorio dalla quale provengo. E non serve a nulla correggere Jinetera in Jinetur, colei che opera nel turismo in proprio, rimpiango la mia stupida innocenza (se volete anche cieca) di un tempo.
Dopo tanta filosofia concedetemi un chisme:
P.S. Per i tuneri. Visto che medici, infermiere, architetti ecc. non possono uscire dal paese nemmeno per invito turistico, la grande Yamile', il cui mariDO Lioni ha da lei ricevuto in regalo una moto MZ comprata con 2000 dei 5000 dollari reglategli dal supposto mariTO straniero, puo' sbandierare il suo TERZO PASSAPORTO, dopo quello cubano e quello argentino, ha ora anche quello messicano ottenuto in una sola settimana nel suo ultimo viaggio a Cancun. Per terminare il chisme e ricordando la querelle su quanto si paga per scopata a Cuba, la stessa Yamile' ha ballato (vestita) su un tavolino del parador del cornito alle 4.15 di una mattina di 12 giorni fa' per 100 (CENTO) dollari elargitegli da un'altro mariTO straniero che sa' sia dell'altro mariTO che del mariDO. Chiedeteglielo personalmente e vi confermera' quanto riportato. Bye