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Re: Cubane e matrimonio: 4^ puntata

Autore: Pippo
Email: ppippo001@libero.it
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Date: 06/03/2003
Time: 09.14

Commenti

Ciao Marco,

E' chiarissimo quello che vuoi dire e condivido sia il modo di esposizione che il contenuto. Quello che l'amico Luca (ti giuro Luca che stavolta non voglio essere polemico!) non vuol capire è un'altra cosa: è chiarissimo il fatto che siccome veniamo da due paesi molto diversi ci sarà da sudare per trovare un equilibrio nella convivenza. Ne sò qualcosa dal momento che la mia è una famiglia che comprende diverse nazionalità: la parte di mio padre è calabrese, mentre quella di mia madre è a metà slovena e montenegrina... (in più abbiamo giapponesi e tedesche nei rami cadetti della famiglia :-) ) Credete che sia stato facile per i miei andare daccordo all'inizio? Certo che no, è stato tutto una serie di compromessi, ma alla fine se ci si vuol bene si viene incontro per forza alle esigenze dell'altro/a e nel corso degli anni si trova l'equilibrio. Tutto dipende da quanto si è disposti a perdere delle proprie abitudini quotidiane per guadagnare ogni giorno di più la stima del/la compagno/a. Sono cose che i miei hanno passato nel corso di 34 anni di vita insieme e che mi hanno inevitabilmente trasmesso.

Il problema è l'atteggiamento di colui (o colei) che dice "so tutto io", "il mio è l'unico stile di vita possibile"... Se uno dei due nella coppia ha un atteggiamento simile, allora il rapporto è inevitabilmente destinato al tracollo!

Quello che non mi và giù del discorso di Luca è il suo essere così certo che la responsabilità è sempre della donna cubana... Ripeto io non voglio mettere la testa sotto la sabbia, tanto meno far finta che i problemi non esistano, mi dà profondamente fastidio il modo con cui si descrivono i fatti, la spocchia con cui si dà per certo che se un rapporto finisce è per forza per colpa della cubana...

E' verissimo che bisogna stare attenti, sennò non avrei aspettato 2 anni prima di prendere la decisione. Poi non è detto che mi sposi: chi lo sa se dopo tre mesi di convivenza lei non voglia tornarsene a Cuba senza sposarmi; chi lo sa se dopo un mese che lei è quà ci prendiamo a sganassoni per incompatibilità di carattere? Quando eravamo a Cuba c'era l'aria di festa tutti i giorni, ma perchè ero in vacanza... Lei questo lo sà già. Sà benissimo che non posso (e nemmeno voglio!) mantenerla vita natural durante: deve lavorà! C'è poi da dire che io il mio carattere lo conosco bene, so di essere facilmente irascibile (specialmente mentre lavoro odio chi mi disturba) e dovrò fare un bel corso di yoga per rafforzare tutto il mio autocontrollo...

Come si fà a sostenere che tutti i matrimoni finiscono solo perchè la cubana è troia e viene qui solo per scappare dalla miseria... Scusa ma nuntereggecchiù! Ci sono decine di fattori da analizzare. Certo, appurare la malafede o la buonafede della persona che si decide di sposare è fondamentale, ma è uno di quei fattori.

Ogni rapporto deve essere vissuto come nuovo e non dobbiamo farci prendere da preconcetti. Cauti si, prevenuti no. Questo è il mio parere.

Ciao a tutti, ora torno a lavurà!

Cordialmente, Pippo.


Aggiornato il: 10 dicembre 2011