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Autore: luca
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Date: 28/02/2003
Time: 07.33
Questo è uno dei più classici argomenti di discussione circa i rapporti italia-cuba e siccome ho un po' di tempo, voglio affrontarlo in modo non troppo superficiale, ma sincero, per chi avrà la pazienza di leggere un po'. Premesso che è giusto ciò che hanno detto Tuccio e Andy e che i motivi sono moltissimi e non si finirà mai di sviscerarli tutti, io la penso così: 1) in generale, perchè la crisi dei valori religiosi, familiari e tradizionali, determinata dal prevalere dell'individualismo-egoismo-edonismo-consumismo (insomma, tutto quello che finisce per ismo) tipico dell'attuale nostra società, coinvolge inevitabilmente l'istituto del matrimonio, che è una delle più concrete espressioni di quei valori, tanto che in Italia 1 matrimonio su 3 è destinato al naufragio. 2) la percentuale aumenta in caso di coniugi di diversa nazionalità a causa delle incomprensioni e dei problemi derivanti dalle differenze di lingua, cultura, religione e tradizioni, nonchè delle difficoltà che la coppia incontra nella società, che talvolta si dimostra ostile. 3) la percentuale si impenna clamorosamente quando nella coppia vi è una cubana, fino a raggiungere livelli di quasi certezza, tanto che se dovessi puntare dei soldoni su riuscita o fallimento dell'unione (scusate la rudezza, ma questa è la cartina di tornasole più concreta), non avrei dubbi su cosa scommettere. Adesso, lo so, si entra nel vivo del discorso ed alcuni magari si incazzeranno, altri si offenderanno (ma non è questo il mio proposito), altri ancora diranno che non si deve generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio ecc.... Sì, è vero, ogni coppia è una storia a sè e nello specifico si potranno sempre trovare eccezioni e particolarità, ma se si affronta un argomento che, oltre ad essere così generale, al contempo ha dei riscontri statistici talmente concreti e significativi, dovranno pur cogliersi delle linee di fondo veritiere, sottratte ai pareri soggettivi e dunque al relativismo con cui si finisce per sostenere tutto ed il contrario di tutto. Linee di fondo che secondo me sono queste: la cubana è incompatibile con il matrimonio come lo concepiamo noi e per la riuscita (che qualche volta si verifica) occorre un lungo e faticoso "addomesticamento", fatto di sacrifici - superiori a quelli incontati con donne di altra nazionalità - e di enorme pazienza, che talvolta sconfina nell'eroismo o nel masochismo. Quali motivi ho per affermare una cosa che, secondo il politically correct (amico dell'ipocrisia), appare così "razzista"? Dopo aver detto presuntuosamente che la mia vita privata, per ragioni che non tengo a rivelare, è una delle testimonianze più indiscutibili di antirazzismo, superiore ad ogni astratto proclama, per ragioni di tempo (e di vostra pazienza) proseguirò nella prossima puntata. [FINE PRIMA PARTE]