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Autore: giorgio
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Date: 27/01/2003
Time: 09.08
Per Cansado.Ho letto quasi tutti i tuoi interventi.In quasi tutte le discussioni mi trovo d'accordo. Credo che le difese a favore della cubane siano fatte per non condannare se stessi. Forse in italia qualche matrimonio che regge ci può essere ma Ti assicuro che anche io a Cuba non ho visto una sola di quelle fidanzate con italiani non avere relazioni con altri. E quando ti dico neanche una è proprio così. Forse la cubana a posto uno straniero non lo vuole neanche vedere ed il fatto che ci stia insieme è già di per sè un marchio di fabbrica. Il fatto è che la cosa viene ritenuta assolutamente normale. L'uomo cubano poi non viene minimamente sfiorato dal fenomeno. Che la sua donna abbia uno straniero è motivo di orgoglio, anche perchè nella loro mentalità ritengono di essere i migliori amanti in assoluto per i quali non conta la relazione accettata per interesse. Sarebbe per tutti meglio partire da questo punto di vista e regolarsi di conseguenza. Farsi fregare fa male ma non parlo del portafoglio. Forse gli stessi soldi li spenderemmo quì o da qualche altra parte. Quello che fa male è la presa di coscienza che neanchè là esiste quello che vorremmo ci fosse e che Cuba non è la rivincita che cerchiamo nei confronti delle stronzette italiane il più delle volte esaltate che vediamo nelle nostre discoteche. Io non capisco perchè non ci si accontenti di divertirci e si debba per forza nobilitare il discorso con una storia d'amore ottocentesca. A parte poi che nella maggiore parte dei casi sono proprio loro a pensarci senza donne in Italia, considerando oro quel poco che hanno da offrire. Siamo per loro dei poveri sfigati con qualche soldo in tasca! Questo è quanto. Biavati.
P.S. chiedo scusa alle fortunatissime eccezioni!
Per loro non esiste che una cubana possa innamorarsi dello straniero, se lo frequenta è solo per interesse. Le stesse cubane che hanno stranieri vengono poi strumentalizzate come lo straniero che le frequenta e lo fanno volentieri, contente di mantenerlo Non si rendono conto cioè