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Re: x rod, marco e un'altro...

Autore: Marco_blanqui_fresco
Email: marco_ita_63@hotmail.com
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Date: 21/01/2003
Time: 13.46

Commenti

Buenas, cansado, Rispondo per quanto riguarda la mia parte ... Su quello che i cubani pensano “su tante cose, matrimonio, tradimento” mi sono già informato da anni, ho parlato ore e ore con cubane/i a Cuba e in Italia, italiani e italiane mollati/e, cubane/i disgustati dagli italiani, altri sudamericani sugli italiani e sui cubani e loro stessi, addirittura cubane sposate e mollate ... direi un po’ di tutto. Pertanto ritengo di essermi un minimo informato, e se vuoi ne possiamo parlare anche adesso. Sono stato a Cuba tante volte quanto te, con la differenza che essendomi sposato da 6 anni con una di loro anche quando non andavo a Cuba avevo sempre cubane/i per la casa (al meno fino a quando non mi sono stufato, e mi sono detto: eccheccazzo, basta con Cuba! Esiste solo Cuba?).

A Cuba non sono MAI andato per il puttanaggio ... neanche la prima volta (era un last minute in un periodo di ferie dell’anno prima da recuperare, località a caso. Non sapevo niente dell’isola). La seconda volta sono andato a casa di quella che il primo giorno (della prima volta) pensavo fosse una prostituta, e il settimo volevo già sposarmela, ma non per il fascino delle cubane. Solo per come mi sentivo in “sintonia” con questa umile pezzentella che in quel di Varadero del 1995 mi faceva vergognare che mi vedessero con lei, di fronte a tutte quelle cubane “ben vestite, decenti, che parlavano le lingue” (ammetto ... non sapevo un c....o di Cuba). Era veramente conciata male (vestita come una pezzentella, ma con molta dignità), cercando di nascondere le toppe al pepe (yo) che era riuscita a recuperare quando la sua amica sgamata (jinetera profesional) Madeline (questa sì che a Vara faceva la sua scena, e aveva il suo seguito!) le aveva detto: svegliati, vieni con me che ti insegno com’è la mecanica ! te tienes que buscar un pepe ! (in verità si era portata dietro altre 2 sfigatelle di Stgo per insegnar loro la mecanica). Insomma, una sfigata del jineteo ... Ma anch’io venivo da una storia strana (avevo appena finito con una storia di 7 anni con una spagnola, che mi ero portato dal Cantabrico a Milano, con finalino di liti, botte, insulti e amenità varie). Beh, la seconda volta sono andato a casa sua, dopo qualche mese di cartas-llamadas, pensando "qui mi ricaccio in un’altra cazzata ... e grande .... pués, a la batalla !!!").

Con la sua famiglia in Stgo ... primo momento: freddezza assoluta (gente guajira, mai contatti con stranieri per evitare problemi politici). Ero spaventatimo, in questa città africana (avendo visto solo Varadero), unico bianco in mezzo a tutti questi negri, che erano venuto a prendermi all’aereroporto, con uno scassatissimo Ford del 1957. Mi squadravano dalla faccia ai piedi. Giorno 2: evidente tensione tra le parti ... Tutti molto formali. Marquito tiene ganas de tomar, si inizia a parlar del ron (andiamo a la fabrica ... i soliti jineteros che vogliono venderti la merda, Manolo (suegro) discute, andiamo via disgustati. Manolo dice “noi cubani compriamo un ron cubano a 1 dolar la botella, que te parece si ..? E’ il ron dei baracchini per i cubani, quello che ti compri con la tazza in mano. Marquito dice “vamos”. Iinizia Cuba. Quella vera (alla faccia della Rampa !). Il mattino dopo mi risveglio con: mia (adesso) moglie nel letto russando, il mio (adesso) suocero nel corridoio addormentato per terra, la mia (adesso) suocera e sua figlia (allora piccolissima) al seno sul divano (gli unici svegli), e il carro del 1957 parcheggiato in mezzo alla strada cioccato !!!!!!! In quella notte ne avevamo combinate di tutte (no se les olvide que Marquito ya hablaba perfectamente el español, él de de la calle también). L’episodio è del 1995. Da quel giorno mi hanno detto "'sti cubani": Marquito, considerate de la familia. Ed è inizia una serie di esperienze cubane visssute SOLO con cubani, in quartieri dove mai era entrato un turista, a fare solo cose di cubani. La cosa è andata avanti per anni ... successivamente ho visto italiani bastonati, conciati, derubati, ingannati, baracche, fiestas con solo una lampadina appesa a un filetto e animate con la chitarra, machos asados, guajiros che non avevano neanche una sedia in casa per farmi sedere e che mi offrivano l’unico goccio di aguardiente che avevano, gente miserabile (gente che vive in baracche di legno con tetto in lamiera VUOTE), ma orgogliosa e ospitale.

Esta es mi Cuba, compadres. Ho visto anche il resto (La Habana … 15 giorni per le pratiche di trascrizione del matrimonio … bellissima città, ma NON è Cuba ... almeno non la mia). A Santiago ho frequentato anche gli hoteles e le discoteche (ma molto poco), e sempre sono scappato e ritornato dai cubani (per cubani intendo: quelli che ho visto io: la familia, i vicini, la cuadra, la gente semplice dei quartieri dove i turisti non ci vanno). Questa è la parte di Cuba … poi ci sono 6 anni di frequentazioni in Italia di cubani/e en mi casa, con relative esperienze da raccontare, ma ci sarebbe da scriverne un libro ...). Comunque cansado ... il problema è che tu pensi di aver visto TUTTO di Cuba. Tutto quello che hai visto tu l’ho visto anch’io, ma ti manca ancora qualcosa da conoscere ...

Parafrasandoti: Anch’io pensavo come pensano i "salumieri" del forum... che Cuba fosse solo 4 troie e 4 puttanieri. Informati su come i cubani la pensano su tante cose, e poi ne parliamo...ciao.


Aggiornato il: 10 dicembre 2011