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Autore: rod.
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Date: 20/01/2003
Time: 02.40
Mah......mi da tanto l'impressione che non siano contenti solo loro....... nel perseverare. In occasione di quel tentato furto occorso al tu amico in tua presenza e con la tua testimonianza, sei rimasto "disgustato", ed hai deciso quindi di uscire e di non ritornarci. Contrariamente invece, nonostante a Cuba ti piglino a pesci in faccia ed a pedate nel culo, ci ritorni tranquillamente ignorando le stesse logiche che tu, vorresti far comprendere ad altri. Ormai, tutti quanti sanno com'è.... per esperienze vissute personalmente e per """"le filastrocche"""" che raccontano a giustificazione dei propri insuccessi.... come se fosse indispensabile ritornarci per una botta di salute che ristabilisce il nostro equilibrio. Caro cansado, non è perorando la causa in questo modo che puoi aiutare coloro che ritieni bisognosi di un aiuto, ma esprimendo senza rancore i fatti reali, considerando che la natura cubana è sostanzialmente diversa dalla nostra ma, non per questo, quando qualcosa non si ""capisce"", deve necessariamente essere "malo". Cuba, è questa, e fatta così e, sta a noi adeguarci in ....casa loro. Siamo ospiti, che con i nostri mezzi ($$$) contribuiamo, vogliamo, esigiamo, pretendiamo ed imponiamo una tendenza ormai consolidata il quel paese e, nel momento che le nostre aspettative vengono meno, Dio li fulmini!!!!!!! Pur condividendo la situazione da te esposta, non mi sento di colpevolizzare il comportamento di un intero popolo che, con i suoi comportamenti, sembra adeguarsi perfettamente alle manipolazioni esterne per cercare di modificare abitudini in loro radicate da esigenze ben definite. Vediamo sotto questo aspetto una situazione tipo: un ragazzotto italico, nulla facente, trova FORTUNATAMENTE lavoro e di questo, sa trarre beneficio fino al punto di dedicare tutto se stesso per migliore il suo futuro. Si applica con dedizione, si sacrifica, ed in poco tempo fa sue le tecniche e le “meccaniche” che quel lavoro comporta, apprendendo perfettamente il suo lavoro come pochi. Diventa uno specialista per intenderci, ma questa, è l'unica cosa che sa fare veramente bene. Le sue capacità si affinano, emergono, ed in breve si sente offrire da destra e da manca opportunità per migliorare il suo stato sociale. Un giorno, accetta, “tradendo” colui che inizialmente gli ha dato credito, apprendimento e fiducia. Ma non viene per questo criticato o denigrato.....Tutt’altro!!!! Ha fatto solo quello che tutti noi (logicamente) avremmo deciso di fare. Saremo forse anche più rispettati nel nostro mondo per gli evidenti benefici che abbiamo saputo trarre dalla nostra ""capacità ed intelligenza"". Ora, ci trovi una gran differenza con le jinetere cubane? I comportamenti sono identici, (tradimento e rincorsa ai propri interesse senza un minimo di comprensione) ed i motivi per raggiungere tali obiettivi non si discostano. Ci siamo VENDUTI AL MIGLIOR OFFERENTE......Tutte le nostre decisioni mirano all'assicurarci benefici ECONOMICI maggiori tanto da poterci permettere soddisfazioni sempre più grandi, ma, ci soffermiamo un solo attimo a meditare le conseguenze che il nostro ragazzotto ha creato in seno all'ex datore di lavoro? La vita continua......per entrambi, ma difficilmente il rispetto che esisteva tra di loro potrà di nuovo maniferstarsi..... E la storia infinita....continua.