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Autore: rod.
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Date: 02/01/2003
Time: 04.24
Eh si caro luk. Un post come il tuo, arricchito da una esperienza di vita diretta, dovrebbe spalancare i molti occhi che preferiscono volontariamente rimanere socchiusi di fronte all’oblio dell’incoscienza, ma, troppo belle sono queste esperienze per rinunciarvi qualunque sia il conto che ci verrà presentato. Piangere in silenzio sembra essere una medicina adeguata come cura per alleviare la delusione ottenuta nel veder fallire ciò che inizialmente si considerava una possibile via di felicità. Una domanda però mi viene spontanea: di fronte ad un consiglio da parte di amici riguardante la possibilità di questo pericolo, come avresti reagito? Credo che non avresti dato peso a consigli che avrebbero limitato una tua decisione in quel senso. Non rammaricartene quindi e ricorda: meglio vivere intensamente che vegetare tranquillamente. Per questo, hai tutto il tempo necessario quando decidi di..."tirare i remi in barca". Ciao.