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Re: come percentuali questi matrimoni italo-cubani durano?

Autore: giorgio
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Date: 30/12/2002
Time: 04.39

Commenti

Il problema vero esiste se la ragazza vive in Italia una realtà differente da quella che aveva immaginato frequentando l'italianoa Cuba. Se, tutto sommato,non ha sorprese in senso negativo, dovrebbe adattarsi abbastanza bene al nostro tenore di vita. L'importante è non fare promesse quando si è là che non si possono mantenere qui, perchè in questo caso la delusione della cubana sarebbe normale e alla fine, i nodi verrebbero al pettine. La cosa fondamentale,a mio modesto avviso, è che queste persone trovino una occupazione che consenta loro di guadagnare e di dare il giusto valore al denaro,visto che l'Italia, a differenza di Cuba, presenta un modello sociale fondato sul lavoro e quindi presuppone un senso di responsabilizzazione personale che normalmente il Cubano non ha, visto che a Cuba, che lavori o non lavori, trova comunque assicurato il minimo per vivere. ( anche se sarebbe più giusto dire sopravvivere). L'importante quindi è non raccontare balle a Cuba per evitare figure di m..... in Italia e soprattutto preparare il terreno per un inserimento produttivo in Italia della persona che si desisera sposare. Tenere un disoccupato a casa oltre ad essere un problema economico, necessariamente presuppone la propria disponibilità ad uscire, ad organizzare, a pensare per distrarre la ragazza la quale, credo, più che sentire musica o guardare la televisione, ammesso che capisca un pò di italiano, non potrebbe fare. Il lavoro, oltre allo stipendio che comporta, assicura che due persone siano sulla stessa lunghezza d'onda. E' il 30 di dicembre, buon anno a tutti! Giorgio.


Aggiornato il: 10 dicembre 2011