[ Rispondi | Avanti | Indietro | Su ]

RE:  40 visti negati 5 concessi ....da leggere....

Autore: Silvano
Email: yud_silvano@tin.it
Remote Name: 217.223.127.98
Date: 11/03/2002
Time: 03.48

Commenti

Beh la lettera che rilasciano quando negano un visto e cioè, che non soddisfa i requisiti.....ecc...e che si può fare ricorso al TAR ecc...è ormai prassi consolidata dell'ambasciata, e puzza proprio di brutto di presa per il culo, (figuriamoci se uno si mette a fare ricorso al TAR del Lazio......ma per favore!!!) ma l'aspetto piu' brutto della cosa, è che quando rilasciano la suddetta lettera, uno non può ripresentarsi immediatamente a richiedere un visto, ma devono passare ben 6 mesi, è tremendo. Comunque, vorrei chiarire agli amici Fabio e Franco, che in realtà i criteri che regolano la concessione o il diniego dei visti, vanno al di la del fatto che la documentazione presentata sia in regola o meno, ovvero il fatto che i documenti siano in regola, non fa acquisire all'interessato/a il diritto di avere il visto approvato. Secondo ciò che ha spiegato ad un amico lo stesso funzionario dell'ambasciata che raccoglie e controlla i documenti prima di avviarli alla firma, la documentazione rappresenta solo un tassello nella pratica generale di concessione del visto la cui concessione, resta a discrezione del personale della rappresentanza diplomatica in loco ovvero, il visto non è affatto un diritto ma bensi' una concessione. Tutto ciò peraltro, è avvallato anche dalla legge la quale, fissa i parametri generali (documenti ecc..) ma prevede altresi' un parere ai fini della concessione dei visti, che si basi su fattori e su elementi raccolti localmente, e tutto ciò a cura dei funzionari. La riprova di tutto ciò è il penultimo punto della lista documenti richiesti dall'ambasciata dove dice: "Alla presentazione della domanda in questa Ambasciata l’interessato sosterrà un breve colloquio con un funzionario per avere ulteriori elementi di valutazione, ove necessari".

Ebbene, cosa significa "elementi di valutazione ove necessari"? Significa semplicemente (ed è sempre il funzionario dell'ambasciata che lo spiega..) che i funzionari hanno a tutti gli effetti carta bianca per dare parere positivo o meno al rilascio del visto. Vale a dire ad esempio, che se guardando un canditato negli occhi e secondo loro traspare qualcosa di losco, poca sincerità o quanto altro, possono a loro discrezione dare parere negativo al visto punto e basta. Un altro elemento che contribuisce al rilascio dei visti o meno, sono le liste dei flussi emesse dal ns. ministero degli esteri, è la farnesina infatti che decide quanti extracomunitari possono entrare in quel determinato periodo di tempo. Altro fattore da non trascurare inoltre, è la rigida politica immigratoria dell'attuale governo (soprattutto da parte dei ministri FINI e BOSSI), il quale ha quasi dichiarato una vera e propria guerra all'immigrazione, e ha dato direttive affinchè i processi di rilascio dei visti siano molto piu' lunghi e capestri. Pertanto, caro Fabio, non farti assolutamente venire il mal di testa ad analizzare la tua documentazione onde trovarvi eventuali ed inesistenti irregolarità, non serve a nulla, senz'altro i documenti ereano in regola. Piuttosto, ed i casi sono innumerevoli, presenziando personalmente all'ambasciata, si ha maggiore possibilità di concessione del visto, essendo presenti, e protestando (per non dire fare casino...), tendono a rilasciarli molto piu' facilmente che a solo intimorito/a cubano/a di turno. Un amico di Roma, con in mano la lettera di diniego e del ricorso al TAR, si è presentato personalmente a colloquio dal console il quale dopo un paio di ore ha rilasciato il visto alla sua ragazza la quale, in fase di colloquio non avendo aperto bocca ed avendo pianto per tutto il tempo, era stata male interpretata dal funzionario e pertanto cacciata via in malomodo. Tutto ciò comunque, ed è bene sottolinerlo onde non incorrere in dannosi equivoci, riguarda i visti per turismo, quelli brevi di 3 mesi. Se un cittadino italiano è regolarmente sposato invece, la moglie o marito, gode in pieno diritto del visto per ricongiungimento familiare il quale, contestualmente alla trascrizione del matrimonio in Italia, viene rilasciato senza alcun problema, ed in pochi giorni. In detto caso, i fattori determinanti della concessione del visto turistico, quali la discrezione del funzionario e il colloquio, non esistono assolutamente. Suerte da Silvano


Aggiornato il: 10 dicembre 2011