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Autore: Mauro
Email: mauroamore@hseinformatica.cjb.net
Date: Tuesday 05 February 2002
Time: 07.03
Ho apprezzato, anche se con molto senso critico, il tentativo di trapanino di suscitare un dibattito e soprattutto ho apprezzato l'analisi di Mari che ha portato il dibattito ad un livello di analisi realistica ed equilibrata. In questo momento stò vivendo sul filo del rasoio, da un lato c'è il pessimismo alla trapanino, dall'altro l'ottimismo di un uomo innamorato. Il mio viaggio a Cuba, insieme a veterani del luogo e ad un residente, ha scosso e messo in discussione i miei principi e le mie convinzioni. Francamente sono partito pensando di "essere" un puttaniere ma lì ho scoperto che non fa per me, il sesso mercenario non mi interessa. Anzi non mi interessa andare così lontano solo per il sesso, in qualunque forma sia, qui ce n'è abbastanza e di ottima qualità. I miei primi giorni lì, li ho trascorsi male. Dopo due giorni da puttaniere che mi hanno dato la convinzione di cui sopra, mi sono fatto schifo da solo e mi ha fatto schifo Cuba. Tutte "tr***". Come diceva Mari anche i Cubani con un pò di soldi hanno l'amica compiacente, come dicono loro. Dopo qualche altro giorno, avendo un poco migliorato il mio spagnolo, ho potuto dialogare con una ragazza indigena, laureata e con un passato sicuramente molto "vario" (non ci ho fatto sesso e non le ho dato soldi ). Mi sono reso conto che il nostro modo di vedere l'isola dipendeva molto dal nostro modo di intendere la vita e il sesso. Posto che il sesso è una delle pochissime "ricreazioni" per un cubano e che per una cubana è sempre una "ricreazione" gratuita questo ci fa capire come il sesso sia per loro un momento normale e privo di molti taboo che abbiamo noi. E' normale, altresì, che una serata in coppia, comunque assortita (cubano - cubana; turista - cubano; turista - cubana ) finisca tra le lenzuola. Ed è una convinzione sociale che l'uomo sia esso marito, novio o amante occasionale "debba" provvedere alle necessità economiche della "sua" donna per quanto momentanea. Certo che è più bello passare una serata con un turista con il dinero che con un poveraccio cubano, anche perché alla fine della serata si aspettano un regalito che fa parte del loro modo di vivere. Molte, poi, deluse dai loro uomini cubani che, forse con qualche eccezione, si dedicano a collezionare fighe e illuse da qualche turista che giura loro amore eterno e le lascia poi come troie, decidono di far diventare tutto ciò un "mestiere" sicuramente molto redditizio. Si può dare loro tutto questo torto ? Il problema non è sicuramente condannare o assolvere un modo di pensare, quello lo si può soltanto accettare o rifiutare, sposare o allontanarsene. Il problema è cosa fare e come comportarsi quando il nostro mondo ed il loro si incontra.