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Re: Baracoa...

Autore: Carmen
Email: Oloddumare - Olorun - Olofi
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Date: 12/12/2007
Time: 13.40

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Sono stata a Baracoa nel 2003, per un convegno e la successiva inaugurazione del museo Cueva del Paraìso. Ho conosciuto persone straordinarie, una famiglia mi ha ospitata nella loro casa (non gli conoscevo prima del mio arrivo), e facevo fatica a contribuire con i soldi per comperare da mangiare, perché non ne volevano sapere, pur sapendo che abitavo in Italia. Mi hanno preso un paio di volte in giro per il fatto di essere habanera, ma in maniera gentile e senza cattiveria, ed io pensavo a cosa sarebbe successo a loro a La Habana, dove purtroppo c’è l’abitudine di discriminare gli orientales in brutto modo. Una fatica boia per riuscire a dare loro un poco di soldi in cambio della loro ospitalità. E anche se a la Casa del Chocolate c’era gelato alla fragola e mai cioccolata (le due volte che sono andata), mi sono innamorata di quella città e della sua gente. Sono appassionata dei Taìnos, e quindi in quel senso Baracoa è preziosa. Capisco che queste esperienze sono difficili se non impossibili per un turista, mi dispiace. La differenza è che pur rendendomi conto che è un posto speciale, non mi permetterei mai di uscirmene fuori con qualcosa del tipo “speriamo che nulla cambi, perché allora quel piccolo paradiso non ci sarà più”. Io spero che cambi a La Habana come a Baracoa o a Santiago, perché le persone hanno il diritto di avere solvenza economica e libertà.


Ultimo aggiornamento: 01-01-08