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Autore: Carmen
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Date: 23/10/2007
Time: 21.34
Ciao Joel, anzitutto scusami perchè ho avuto dei giorni un po di ca**a . Allora, sono assolutamente d'accordo per quanto riguarda la necessità di unità fra i cubani. Uno degli strumenti del regime, come ben dici, è quello di dividere le persone, di seminare zizzania. Purtroppo in casi come questi si finisce spesso adottanto senza accorgersi gli strumenti del padrone, dunque noto spesso e con sommo dispiacere come l'intolleranza si manifesti anche in molti cubani anticastristi. Comprensibile, comprensibilissimo, ma sbagliato. E' come un nero che viene discriminato in quanto tale, e finisce per discriminare a sua volta i bianchi. L'odio e l'intolleranza sono ciclici, è puro karma, e vanno evitati. Questo in senso generale. Ora, è chiaro che se io devo partecipare in una manifestazione voglio sapere l'impostazione politica della stessa. Non perchè io discrimini nessuno, ma perché di solito quando uno partecipa in una manifestazione dovrebbe essere d'accordo con i punti di vista che in essa si propongono. Una manifestazione anticastrista in Italia spesso comporta: presenza di persone di estrema destra, manifesti pro USA, difesa di punti di vista che mi sono estranei, slogan del tipo "i comunisti mangiano i bambini", e magari ci scappa pure la posizione pro-Israele. Una manifestazione procastrista in Italia spesso comporta: discorsi antiglobalizzazione, bandiere della pace abbinate a quelle del "Che", petizioni a favore della tolleranza e del rispetto per la diversità e magari ci scappa pure la posizione pro-Palestina. Il tutto mi sembra un circo, mi sembra veramente di vivere nel mondo dell'assurdo, ed è inutile che mi metta a spiegare l'assurdità di ciascuna di queste posizioni. Assurdità nel senso del rapporto con Cuba. Difatti Cuba in questi casi non c'entra un tubo, è un semplice simbolo sbandierato a destra a sinistra per il raggiungimento di mete ideologiche relative ai problemi italiani. I problemi di Cuba sono ben altri. Ecco perché domando "chi siete" e "quali sono i vostri parametri". Le cose sulle quali non sono d'accordo con te riguardano la politica statunitense rispetto a Cuba. Non credo che l'embargo abbia ragione di esistere, sia perchè non approvo gli embarghi economici, sia perché non funziona, sia perchè è una arma potente nella mani del regime. Sono anche contraria alla politica di Moratinos, anche se all'inizio l'ho osservata con interesse, è assurdo e ridicolo parlare di "dialogo sui diritti umani" quando quel dialogo avviene con qualcuno che ti dice che nell'isola non ci sono prigionieri politici. E tu dici, e allora che vuoi? Non lo so Joel, non ho la soluzione per il dilemma, mi limito a costatare che entrambe le politiche sono un fallimento, quella dell'embargo però ha qualche decennio ormai, forse sarebbe ora di cambiare registro. Mi chiedi della mia impostazione personale: da qualche parte vicino alla socialdemocrazia. Un saluto molto affettuoso.