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Re: Ancora sulla dissidenza (x carmen)

Autore: Carmen
Email: Oloddumare - Olorun - Olofi
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Date: 26/09/2006
Time: 12.02

Commenti

Ci spostiamo verso un altro argomento, ed è bene sottolinearlo. Prima parlavamo del vostro tono riguardo queste vicende.

Ora parliamo di possibilità di uscire da tale situazione. Se io avessi la soluzione, sarebbe ormai tutto finito. Tuttavia, vi sono state iniziative molto valide, anzitutto il Proyecto Varela. Non so quanti di voi abbiano letto questo documento con attenzione, un progetto perfettamente costituzionale promosso dalla opposizione moderata, per una transizione pacifica, che inizialmente non chiedeva nemmeno un cambio di governo. In sintesi, il Proyecto Varela chiedeva: personalità giuridica per i cubani; un cambiamento nell’attuale processo elettorale, che permettesse agli elettori di candidare anche i deputati, dando così la possibilità a persone progressiste di inserirsi nell’apparato dello stato; amnistia per i prigionieri politici; libertà di associazione; libertà di stampa.

Il Proyecto Varela, nella sua costituzionalità (La ns. costituzione prevede il diritto dei cittadini a raccogliere le firme necessarie per proporre un plebiscito) venne schiacciato dal sistema, tutte le presone che lo firmarono vennero espulse dal lavoro o dall’università, ed lo stato rispose con un’altro plebiscito che perpetua il socialismo, nel modo cui si vota a Cuba: “andate che dovete votare” e nessuno sa bene che cosa sta votando. Ora, perché ti dico tutto questo? Perché bisogna che la gente sappia. Perché ognuno può aiutare anche con poco, anche con il parlare agli amici in questi termini, nell’insistere per fare vedere ai cubani che cosa vi è nel loro stesso paese.

Non credo che la democrazia la deva portare uno stato estero (e sappiamo di quale paese parliamo, no?). D’altra parte, se gli Usa avessero voluto intervenire militarmente, nel loro modo assurdo di esportare democrazie, lo avrebbero già fatto da un pezzo. Poi, se trasmettono messaggi pungenti da uno schermo, a me fa piacere. Se distribuiscono, come hanno fatto, la biografia di Martin Luther King alla gente, per insegnargli cosa è la resistenza pacifica, a me fa piacere.

Bisogna leggere su internet e cercare, perché purtroppo i cubani dell’isola non vi possono raccontare molto, sulla opposizione del loro paese. Ma forse voi potreste raccontar ai vs. amici cubani un po’ di cose? Se vi va. Un piccolo aiutino, non in soldi, ma in luce, per chi ne ha bisogno?

In ogni caso, spero certamente che non si risolva con sangue. Non si è risolto con sangue nell’ex campo socialista europeo. Ma dovrà sparire Castro e questo è un fatto. Il sistema è legato alla religiosità della sua figura. Questa è la mia opinione. Ma non vi è molto pericolo al riguardo: tra ideologia ed addottrinamento, e la assoluta mancanza di libertà per riunirsi in più di dieci, unita alla miseria più assoluta, e i soldi per un movimento rivoluzionario ci vogliono… quando mai?

Io confido nella opposizione. Confido soprattutto, personalmente, in Oswaldo Payà, quell’uomo degno, pacifico ed intelligente, che vuole cambiamenti dall’interno e 100% cubani.

Ma voi, non sostenete il sistema. Andate, divertitevi, fate le vs. vacanze, è giusto. Ma provate ogni tanto a mettervi nei panni nostri, provate ad immaginare di vedere il mondo con i nostri occhi.

E Dio prima o poi ci dovrà aiutare, perché quell’isola ne ha passate così tante nella storia, che dovremmo avere un credito di tranquillità pari a 300 anni.

Una Carmen molto rompicoglioni, lo so, ma sempre meglio, credo, di lavarsi le mani e pensare “tanto non ci posso fare niente”.

Ultimo aggiornamento: 16-11-06