[ Rispondi | Avanti | Indietro | Su ]

Re: domande sulla dissidenza

Autore: Frengo
Email: studio.schema@tiscali.it
Remote Name: 85.20.43.73
Date: 12/09/2006
Time: 07.15

Commenti

Purtroppo la sostanza di quello che dice Guerrino è vero. La violenza che il popolo americano ha subito e praticato fa parte della sua storia e quindi inevitabilmente della sua cultura. La conquista dell’West, la giustizia fatta da sé. La cacciata delle tribù indiane nelle riserve. La crisi del cotone durante la quale milioni di persone morivano di fame (vedi “Furore” di Steinback). Il “buon” Kennedy ha cominciato la guerra in Vietnam e chiuso un occhio se non due sullo sbarco alla Baia dei Porci e ai colpi di stato in America latina. Ma lo stesso Kennedy si è battuto per l’integrazione dei negri. Un po’ tutti i popoli vengono da una storia violenta ma alcuni hanno introdotto delle politiche umanistiche che hanno cambiato il senso del valore della vita , altri no. Quando i bigotti americani, calvinisti, anglicani, cattolici autorizzano a farsi giustizia da sé o uccidono le persone nelle camere della morte mandano al mondo un segnale di inciviltà. Quando i bigotti americani delle Salvation Army aiutano uno sbandato gli dicono che se non è in grado di aiutarsi da solo non avrà il loro aiuto, mettono in pratica l’ideologia compassionevole dei conservatori americani che significa che chi non riesce a correre come gli altri non potrà pretendere aiuti dallo stato ma al massimo dalle organizzazioni di beneficenza. E ancora degli americani è la colpa delle colpe: avere imposto un mercato in cui si deve correre continuamente per non restare fermi, correre per potersi comprare un Suv. Io non credo che la costituzione americana, a cui noi tutti siamo debitori, quando diceva che il presupposto del nuovo stato era il dare la felicità alle persone intendesse come felicità il potere comprare un Suv.

Alla fine però essere antiamericani sarebbe essere come loro né credo che ci convenga sostituire questa Europa lenta, cervellotica, con una società opulenta (per pochi), per qualche dollaro in più.

Anzi, semmai il contrario. Il mio augurio è che il mondo rallenti un attimo i suoi PIL e la gente si sieda fuori dalla casa a parlare col vicino.

Ultimo aggiornamento: 16-11-06