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x Lupo--Traduzione

Autore: Carmen
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Date: 26/05/2006
Time: 14.55

Commenti

Siccome sono ancora in ufficio ad aspettare per la mia dolce metà che sta ancora lavorando (o forse sta con Franco e due albanesi), ho buttato giù una traduzione un pò di corsa...Voglio andare a casaaaaaaa..uffa. : D

L’orologio cubano ha due lancette, una a La Habana e l’altra a Miami. Entrambe si ostinano nello stesso percorso. Insistono nell’avanzare all’indietro, con una tenacia che amareggerebbe al più ottimista. Sembrerebbe che ci fosse un tacito accordo in questo retrocesso. Come se non bastasse l’immobilità, che per troppo tempo ha fermato la speranza.

Non si tratta di una cospirazione tra poli opposti. E’ piuttosto la seduzione delle strade già percorse, e la comodità di raggiungere il trionfo percorrendo una via sicura. Ubbidire al Comandante en Jefe. Beneficiarsi di un elettorato che combatte i suoi fiaschi con la stessa ostinazione con cui ripete i suoi errori. Il potere assoluto di tornare ancora e ancora a rammendare un modello scaduto. L’immunità imprescindibile per non ascoltare opinioni opposte ed approfondire nell’allontanamento dalla realtà. A calle Ocho (Miami) e nella Plaza de la Revoluciòn.

Il successo accompagna coloro che non si appartano da quella vecchia via, che quasi un lustro fa sembrò iniziare a dileguarsi e le cui rovine oggi rinascono. A Cuba, Fidel Castro insiste nel retrocedere verso un epoca di maggior controllo ideologico, più centralismo economico e una indipendenza dallo stato sempre più ristretta. Nella capitale dell’esilio (Miami) si accrescono le restrizioni dei viaggi verso l’Isola, si alimenta lo spirito di intolleranza e si intensificano gli intenti di mostrare l’immagine di un esilio monolitico, opposto a qualsiasi cambiamento nella rotta della politica stabilita dall’attuale amministrazione nordamericana, e i membri più estremisti della comunità emigrata.

Ultimo aggiornamento: 16-11-06