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Re:x Franco

Autore: Carmen
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Date: 26/05/2006
Time: 06.04

Commenti

Caro Franco,

a volte mi fai quasi tenerezza per la semplicità dei tuoi concetti…è chiaro che ogni testo ha una intenzione. Quando dico testo parlo ovviamente non solo di letteratura, ma di filmografia, di giornalismo, di qualsiasi mezzo di comunicazione. Per cui ribadire che lo scopo del documentario era quello di sconvolgere lo spettatore è sottolineare l’ovvio…tuttavia l’intenzione del testo non può non avere effetto anche sugli individui che si accorgono del meccanismo. Le storie raccontate sono vere. Certo, uno puo’ dire che si poteva spezzare introducendo storie di meccaniche brasiliane…ma non era questa l’intenzione, e a me sta bene così, perchè quando si parla di ragazzini, di creature, non ci sono attenuanti validi.

Non entro nemmeno nel merito del tuo discorso su napoletani e gente di Bolzano, se ci sono napoletani che vogliono farlo rispondano… io già ne ho abbastanza con Cuba e dintorni.

Ma visto che ti piace il decostruzionismo, proviamo a decostruire il tuo di discorso. Seconde te c’è chi nasce ladro, puttana, truffatore….secondo me è un fattore legato alla povertà, alla propria famiglia, etc….ma poi affermi che è legato a chi nasce nel Burundi da mamma ammalata di AIDS o da genitori alcolizzati…e quindi mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa. Non vi è nulla di genetico…è chiaro che se tu hai una mamma alcolizzata e un padre che ti violenta difficilmente riuscirai ad avere una esistenza equilibrata…e tuttavia, quasi a conferma della natura circostanziale della delinquenza, vi sono individui che riescono a sottrarsi a certi meccanismi e a costruirsi una vita. Ma cmq. tali situazioni sono, nel 90% dei casi, conseguenza di situazioni economiche tremende.

La cosa che invece fa crollare il tuo discorso è che (in modo analogo al regista del documentario che decide di privilegiare una determinata sfacettatura per creare un determinata effetto ) tu scegli ti dividere il mondo in ricchi-fortunati-europei- (e poeti) e miserabili-sfortunati-del terzo mondo (e ignoranti), dove i primi sembrano avere quasi un diritto naturale di inculare (letteralmente) i secondi (e forse per questo i secondi a un certo punto imparano a inculare metaforicamente i primi).

La semplicità di questa divisione del mondo manca milioni di individui difficilmente riconducibili a nessuna delle due categorie. E, certamente, risanare il tutto dando la colpa ai governi è una bella via di uscita per mettere la coscienza a posto. E verissimo che è colpa dei governi. E altrettanto vero che chi fa uso della situazione per i suoi comodi non è molto diverso da loro.

Poi, che la prostituzione sia il mestiere più antico del mondo, che vi sia chi lo fa per lucro e si trova bene, non ci piove. Affari loro. Ma chi si prostituisce per un po’ di spesa difficilmente fa parte di questa categoria. Anche se non è da escludere che ci si cominci così , e poi ci si ritrovi in una spirale dalla quale non si esce più.

La cosa più simpatica di tutto è il tono paternalistico con cui mi spieghi certe cose che sembri reputare difficili per la mia comprensione; con lo stesso tono di un paziente insegnante che spiega dei concetti a uno scolaro. Sei troppo forte.

Ultimo aggiornamento: 16-11-06