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errata corrige

Autore: rikkardo
Email: rikk@rdo.it
Remote Name: 81.75.2.90
Date: 25/05/2005
Time: 06.20

Commenti

Opps scusa,

Il limite di tre anni è solo se il coniuge risiede all'estero.

Per chiedere la cittadinanza italiana a seguito di matrimonio con cittadino italiano il requisito base è quello della residenza in Italia. La domanda si può presentare dopo 6 mesi di residenza anagrafica in Italia. E' importante, quindi, ottenere rapidamente la Carta di Soggiorno, o il PdS, per ottenere poi la residenza. Se il coniuge straniero risiede all'estero, la domanda si può presentare lo stesso, ma solo dopo 3 anni dal matrimonio. I documenti occorrenti, oltre quelli citati (nascita e penale del paese di origine) sono: modello di domanda, certificato storico di residenza, stato di famiglia,certificato di cittadinanza del coniuge, estratto dell'atto di matrimonio, certificato generale del casellario giudiziale, dichiarazione sulla comunicazione di eventuali cambi di indirizzo, fotocopia del documento di riconoscimento (tutto), fotocopia autenticata della C.d.S. o del P.d.S.. Si consiglia, comunque di consultare i siti delle Prefetture di competenza per verificare la rispondenza dell'elenco (può sempre cambiare qualcosa), i bolli da applicare, la possibilità ammessa per le autocertificazioni e le modalità di traduzione e legalizzazione dei certificati esteri. La cittadinanza per matrimonio non è una concessione, come per le naturalizzazioni, ma un diritto, e, passati i 730 giorni (2 anni) dalla domanda, non può essere più negata. Si segnalano, tuttavia, frequenti ritardi nell'emissione dei decreti, che arrivano anche fino a 4 anni dalla presentazione delle domande.

Ultimo aggiornamento: 16-11-06