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Autore: wimpsintowinners
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Date: 23/12/2005
Time: 13.06
Il documento esiste, o per lo meno esisteva, costava mi pare sui 150 dollari e anche se ero scettico so che a Cienfuegos veniva riconosciuto, nel senso che le persone fermate che lo esibivano venivano immediatamente lasciate andare con il classico “disculpe la molestia”. Io l’ho letto a spizzichi, cioè saltando le righe, giusto per vedere di cosa parlava. Non ce l’ho davanti e sono passati alcuni anni, quindi potrei anche commettere degli errori, ma ricordo che dal punto di vista giuridico non valeva nulla, per lo meno per il significato comune che al termine giuridico noi attribuiamo. Senza addentrarmi nei particolari, ma non è quello che noi definiamo una promessa di matrimonio, né può essere impugnato da una della parti per chiedere i danni all’altra in caso di inadempienza contrattuale. In pratica è la dichiarazione scritta con cui un pubblico ufficiale prende atto della volontà delle parti. Per assurdo se io richiedessi una dichiarazione in cui dico che venga preso atto che sono alto 175 cm e che tifo per l’Ascoli sarebbe, giuridicamente, la stessa cosa. Ricordo che chiesi ad un collega cubano se la stessa dichiarazione fatta davanti ad un funzionario del Ministerio dell’Interior avesse lo stesso valore e lui mi rispose di si e che in tal caso avrei risparmiato i 150 dollari. So altrettanto per certo che, sempre nella città di Cienfuegos, se avevate il visto da parenti (al momento mi sfugge il nome) quello che invece di 20 dollari ne costa 40, e vi fermavano con lo stesso, eravate in qualche modo autorizzati ad avere rapporti con i locali, quindi nessuno vi portava via la ragazza.