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REPORT 11-10-03 : "Il turismo del sesso"

Autore: L. y L.
Email: lucaqui@infinito.it
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Date: 10/11/2003
Time: 12.10

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Qual’ è la molla che catapulta svariati nostri connazionali sulle spiagge e nelle calle dell’ Isla Grande? Solitudine, voglia di esotismo, ricerca di avventura, desiderio di essere disinibiti, difficoltà di stabilire sani rapporti interpersonali in patria? Partire e comprarsi una notte di piacere è indubbiamente più facile e non impegna in una relazione a lungo termine, senza contare che avere a che fare con donne del “terzo mondo”, di un paese comunque più povero, donne giovani, talvolta giovanissime fornisce ai “ricchi” occidentali un idea di potere: è più facile per una volta sentirsi padrone della situazione. La maggior parte, tuttavia, non sono poveri illusi, sono individui consapevoli che si tratta di un gioco (tralasciamo gli ingenui ed i "bobitos"), ma avere una donna che ti fa sentire sempre al centro dell’ attenzione, tra pseudo scenate di gelosia e continui ammiccamenti, è una concreta iniezione di narcisismo che va a compensare le reali motivazioni che sono alla base della battuta di caccia. Da qui all’ arruolamento dell’ “indigena” , non escludendo nella relazione il romanticismo, alla susseguente adozione da parte del “ricco” turista il passo è breve: sogno innegabile di molte/i giovani cubani!!!.....e qualche volta riescono addirittura a farsi sposare per lasciare l’ Isla. Una cosa è certa: all’ Ambasciata Italiana de La Habana si registrano in media dieci matrimoni alla settimana che nel 70% (dati Ambasciata) dei casi finiscono con una clamoroso e prevedibile fallimento. Comunque senza arrivare al matrimonio molti uomini diventano un punto di riferimento, dei “benefattori” che mantengono intere famiglie…e che famiglie: zii, nipoti, nonni, bisnonni, improbabili cugini/e. Spesso non si tratta di solo erotismo, ma emerge il lato paterno, il desiderio di proteggere, di aiutare ed allora ecco la ragazza da viziare e coccolare anche perché soprattutto dopo i cinquanta ci si sente sfiorire, si guarda con timore alla perdita della giovinezza ed allora l’ idea di una partner nel fiore degli anni appaga e rassicura. In questo contesto l’ uomo quando vede ingrigirsi i capelli si tuffa in relazioni con donne molto più giovani battendo sentieri di caccia dove le prede non sono feroci belve da rincorrere, ma appartengono ad una specie che ti rincorre, nella peggiore delle ipotesi ti attende mansueta. Giusto? Sbagliato? Noi personalmente non ci scandalizziamo più di tanto, né giudichiamo condannabile il turismo “del sesso” purché naturalmente non si parli di pedofilia o di rapporti con minorenni, ma di un uomo o di una donna che va in cerca di un partner adulto, maggiorenne per una normale notte d’ amore che poi potrà anche sfociare in inviti, matrimonio..... Quello che non accettiamo sono le imprese da “fantasesso” di taluni nostri super eroi nostrani che si spupazzano compilations di minorenni della calle con il piglio e l’ arroganza del re per una notte al quale tutto è lecito, approfittando di situazioni ben note a chiunque conosca, vivendola, la Cuba del barrio. Siamo dell’ idea che sul pianeta esistano svariate zone di caccia e differenti metodologie di battuta, ogni individuo ha le proprie predilette , l’ essenziale che il copione si svolga nel rispetto delle regole, dei divieti e delle libertà altrui che iniziano ove hanno fine le proprie. Certi di aver chiarito le nostre posizioni, nella speranza di fornire nuova linfa alla discussione. Saludos de L. y L.


Aggiornato il: 10 dicembre 2011