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vita a Cuba

Autore: giorgio
Email: giorgiobiavati@libero.it
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Date: 02/05/2003
Time: 05.55

Commenti

Ho letto in vari post che la vera Cuba si conosce solamente evitando le località turistiche per eccellenza, quali Varadero,Guardalavaca ed altri posti del genere. Il discorso è vero, ma soltanto in parte. Infatti anche inserendoci in una realtà diversa, tipo quella della casa particular, abbiamo di Cuba una immagine forse più vicina a quella reale, rendendoci conto, nella quotidianità delle cose, di quali sono i problemi delle gente comune, attraverso i loro discorsi, le loro abitudini, quello che mangiano, e quello che fanno. Anche in questo caso, però, l'impressione è sempre fuorviante. Intanto la famiglia vive con l'affitto,percependo guadagni giornalieri addirittura superiori al salario mensile di persone che non possono permettersi di affittare stanze. Lo straniero, attraverso la sua disponibilità economica, che non viene a cessare solo perchè si trova in una casa particular, accede a servizi assolutamente inaccessibili per un comune cittadino. Vivere da Cubani comporterebbe una disponibilità giornaliera di 10 pesos che, moltiplicati per 30 darebbero corpo ad un budget mensile di 300 pesos, pari, come noto a 10 dollari circa. Provate a vivere ,pagata la stanza che non metto nel conto e che considero il solo privilegio, con 10 dollari al mese, esattamente alla pari con un normale cubano e vediamo quali sarebbero le conseguenze. Eliminiamo quindi la macchina, il motorino, eliminiamo il paladar, eliminiamo le discoteche tutti i giorni, eliminiamo i regalini, conteniamoci nel bere e nel fumare e vediamo che cosa diventerebbe per noi una vacanza a Cuba. Aiutiamo ,per arrotondare, qualche connazionale a trovarsi da dormire in cambio della propina, offriamo bottiglie di rum per guadagnare un dollaro ,poi abbordiamo la ragazza di turno per vedere che cosa succede. Sono sicuro, a questo punto, che non succederebbe nulla di quello che normalmente accade. Questa sarebbe la vera Cuba, per conoscere la gente di là mettiamoci veramente sul loro stesso piano, eliminando dall'origine anche il più piccolo dubbio che possano trattarci bene per puro calcolo . Passiamo la giornata come loro: lunghe passeggiate senza meta, discussioni a livello di vaniliquio, serate televisive a guardare novelas e filippiche di Fidel. Una noia mortale senza lo straccio di una donna che si degni di guardarci. Resisteremmo al massimo due giorni,poi d'incanto aprendo il portafoglio Cuba tornerebbe ad essere quel paradiso che tutti sognamo: piscine, spiaggie, ed infine la ragazza, apparsa sul nostro sentiero quasi come un regalo del destino.

D'incanto partoriremmo i percosi mentali sulla dignità del popolo cubano, sull'elevato grado di istruzione, sulla sanità efficiente, e sul loro "innato rispetto per il prossimo". A proposito di istruzione: che differenza c'è tra la persona istruita e quella non analfabeta? Biavati.


Aggiornato il: 10 dicembre 2011