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VISTO CONCESSO: Racconto

Autore: papi
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Date: 29/04/2003
Time: 06.39

Commenti

Visto che l'argomento interessa a molti racconterò com'è andata l'intervista. Pur sapendo di non poter partecipare al coloquio ho preferito essere presente, soprattutto per dare un po di coraggio ad Ariadna. Inanzitutto devo confermare la ormai nota indisponenza e arroganza dei nostri funzionari all'estero, che trattano noi italiani e i poveri cubani in maniera vegognosa per un paese civile come l'Italia. L'unico a dimostrarsi gentile e comprensivo è stato il portinaio, che mi ha concesso più volte di parlare con la ragazza durante l'interminabile attesa (4 ore!!!) e che si era dichiarato disponibile a chiamarmi qualora ci fosero stati dei problemi con i documenti. In considerzione delle ultime notizie sul riliascio dei visti avevo già deciso di richiedere un visto da 30 giorni ( che poi effettivamente sono 45), tanto i nostri progetti vanno ben al di là del solo soggiorno per turismo. Per non correre rischi abbiamo presentato ogni documento possibile: Carta de invitacion (copia), lettera d'invito (cop e org), fideiussione (cop e org), prenotazione aerea (cop e org), fotocopie delle prime 6 pagine del mio passaporto, una mia dichiarazione di assunzione di responsabilità (org e cop).Per dimostrare il suo interesse a tornare a Cuba abbiamo presentato i certificati di lavoro dei suoi genitori con indicato lo stipendio percepito e rilasciati dai rispettivi jefes, una dichiarazione di mantenimento di entrambi i genitori e la copia del bonifico che le ho fatto alcuni mesi fa. In più ho portato una copia del rogito dell'acquisto di casa mia e l'ultima dichiarazione dei redditi per dimostrare di avere le possibilità di ospitarla e mantenerla. Il funzionario che le ha fatto il colloquio è il classico stronzo e sostanzialmente cercava di trovare qualche imprecisione per respingere la domanda: molta gente infatti è stata respinta, ma bisogna anche dire che tanta gente si presenta con la documentazione incompleta. Le domande sono state pochissime (hai mai viaggiato, perchè vuoi andare in italia, è il tuo ragazzo) e l'unico "trabocchetto" è stato quello di chiedergli due volte, all'inizio e alla fine dell'intervista, che lavoro facessi. Riepilogando: eravamo una ventina, una ragazza non l'hanno accettata perchè non compariva nella lista (!!),hanno respinto subito una quindicina di persone per mancanza di documenti ritenuti essenziali o dati incongruenti, hanno dato un appuntamento a 3 persone per i primi di maggio per presentare della documentazione aggiuntiva e hanno accettato subito la domanda nostra e di altre due persone.Il giorno del rilascio (dopo una settimana) ad Ariadna non hanno fatto storie, ma hanno comunque respinto, sempre per mancanza di documenti, alcune persone le cui richieste erano state accettate il giorno dell'intervista.I visti rilasciati, che io sappia,erano tutti di 45 giorni. Direi che la partita si gioca tutta sui documenti e l'intervista conta poco (a meno di una clamorosa gaffe dell'intervistata): presentando una documentazione impeccabile il visto lo rilasciano.Controllate i documenti mille volte e portate tutta la documentazione possibile, il funzionario ha apprezzato soprttutto il fatto che abbiamo presentato i certificati relativi al suo "interesse a ritornare a cuba" al primo colloquio.Suerte


Aggiornato il: 10 dicembre 2011