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AMBASCIATA SCANDALOSI x Franco e Orishas

Autore: Ricky
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Date: 20/04/2003
Time: 17.25

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Il 30 maggio dello scorso anno (2002) ho fatto una carta de invitacion presso la consultoria giuridica di Varadero.

La mia novia ha fatto il passaporto nel settembre dello stesso anno e, sempre nello stesso mese, ha chiamato l’Ambasciata Italiana per fissare l’appuntamento. Simpaticamente concesso per il 29 maggio 2003.

Mi sono armato di pazienza e mi sono rassegnato ad aspettare.

Poi, due mesetti fa mi è sorto il dubbio che, anche nell’eventualità che le avessero concesso il visto la carta de invitacion non sarebbe stata più valida per le Autorità Cubane (ci vogliono circa una ventina di giorni dopo la concessione del visto perché diano il benestare).

A questo punto ho fatto informare la mia ragazza presso l’immigracion del suo municipio, dove le hanno confermato che purtroppo le mie paure erano fondate.

Al che, ho scritto una E-Mail all’Ambasciata Italiana chiedendo informazioni su come poter anticipare l’intervista ai primi di maggio. Ancora aspetto una risposta.

Successivamente ho chiamato in Ambasciata e, dopo due ore e mezza di tentativi ho parlato con un signore che mi ha detto che, visto il problema, dovevo far richiamare la mia ragazza per far anticipare la famosa data (forse perché parlando io cinese non riuscivo a spiegarmi bene). (Da notare che le due ore e mezza di tentativi andati a vuoto sono FORSE dovute al fatto spiegato da una certa CLAUDIA nel post X TARDIGRADO del 13 aprile scorso).

La mia ragazza ha provato a chiamare per una settimana senza riuscire a prendere la linea (FORSE per il noto problema di cui sopra). Finalmente, quando c’è riuscita ha trovato dall’altra parte un signore con cui non si sono capiti, dato che lui parlava strettamente l’italiano. Morale della favola PUFF, visita turistica ADDIO.

ALCUNE CONSIDERAZIONI:

1) Leggo nel post di ORISHAS che lui si scandalizza per il fatto che ha aspettato due anni per avere il visto, mentre c’è gente che lo ha ottenuto in un mese. Bene, caro ORISHAS, sappi che io conosco persone ammanicate con l’Ambasciata Italiana (purtroppo non ho con loro rapporti confidenziali) a cui basta presentarsi in Ambasciata con i documenti in regola (?) e la ragazza per ottenere il giorno stesso il visto.

2) La visita della mia novia in Italia per quest’anno è sfumata perché tra un mesetto andrò io a trovarla a Cuba e, dato che quest’anno ho comprato casa e sono sulle spese, non posso permettermi di rigiocare al TOTO-VISTI (anche perché lei non lavora e con l’ultima novità della nostra Amata Ambasciata che richiede ANCHE una certificazione sulle fonti di reddito del cittadino Cubano invitato, la vedo MOOOLTO DURA).

Durante questa visita cercherò di spiegarle che l’Italia, sotto sotto, non è poi così tanto diversa da Cuba. Anche noi abbiamo i nostri Jineteros che prendono mazzette e tangenti.

Uno splendido paese dove per sperare di edificare in questa vita devi (non generalizzando) essere compiacente con qualcuno dell’ufficio urbanistica del Comune, dove per essere curato decentemente devi essere compiacente (sempre non generalizzando) con qualche medico o infermiere, ecc., ecc., ecc, e dove, dulcis in fundo, per ospitare per tre miseri mesi una persona in casa tua devi avere a che fare con stimati rappresentanti dello Stato (che per il solerte lavoro che svolgono penso percepiscano retribuzioni come minimo di 4.000 € mensili) che necessitano di un INCENTIVO affinché svolgano correttamente le loro mansioni.

L’unica differenza è che qui i nostri jineteros sono (FORSE) più istruiti dei loro e ostentano il frutto delle loro fatiche sotto forma dell’ultimo cellulare alla moda o della macchina da 20.000€.

3) Rifacendomi agli introiti dei signori dell’Ambasciata, vi sembrerò forse poco ortodosso, ma spero che, dedotte le legittime retribuzioni che percepiscono dallo Stato Italiano, le restanti entrate le impieghino nella cura di malattie non meglio identificate.

Saluti, Riccardo


Aggiornato il: 10 dicembre 2011