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Re: LE AVVENTURE DI RATAPLAN

Autore: Marco_blanqui_fresco
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Date: 11/04/2003
Time: 05.58

Commenti

Bueno Ale,

molto sinteticamente la mia storia: la spagnola (in realtà basca) l'ho conosciuta durante una settimana di vacanza in loco, poi dopo un paio di anni di avanti e indietro lei venne in Italia, la cosa funzionò per qualche anno al punto che i suoi già premevano per il matrimonio ma alla fine ci furono un po' di problemi e terminò in maniera burrascosa; lei conobbe un sudamericano e adesso vive al suo paese felicemente (lo spero per lei) sposata.

Con mia moglie (cubana) la storia sembra quasi ricalcata con la carta a carbone (tranne il finalino, che almeno finora è happy end). Conobbi anche lei durante una settimana di vacanza in loco, mi ispirò nonostante tutti i dubbi che si possono avere venendo a contatto con una realtà che prima neanche immaginavo (e con molti meno prosciutti sugli occhi di quanto possano supporre i più cinici), tornai per conoscere meglio lei, famiglia etc ... (tra l’altro si sono comportati benissimo con me fin dal primo momento, con molta sincerità sia da parte loro che da parte mia. Era gente semplice, magari un po’ guajira e non abituata a trattare con i turisti, e ce la siamo passata alla grande). Allora ho deciso che o mi giocavo il tutto per tutto o lasciavo perdere e magari tornavo a battere la penisola iberica (ormai con trent’anni suonati volevo sistemarmi una volta per tutte).

Ho parlato molto chiaramente a mia moglie e familia su cosa la avrebbe aspettata qua, e mi sono sposato nel dicembre 1996. Inizio 1997 lei era in Italia; i primi tempi problemi (di ambientazione) a non finire, ma ha reagito bene e si è rivelata una ragazza seria, lavoratrice, tranquilla e senza tanti grilli per la testa.

Vado per i 6 anni e mezzo di matrimonio e direi che le cose vanno per il meglio, anzi con il tempo molti problemi iniziali sono scomparsi e lo vedo sempre più stabile (anche se per principio non do mai nulla per scontato).

Concludendo, per quanto riguarda la MIA esperienza il bilancio è più che positivo. Nonostante questo non posso dare del tutto torto a chi ha una visione più cinica, perché in 8 anni di frequentazioni cubane – lì e qui - ne ho viste di cotte e di crude, e molta gente che ho conosciuto ha tutte le carte in regola per avere una pessima opinione di alcune/i cubani, ma non concordo con chi dà per scontato che tutti si comportino allo stesso modo e che tutte le storie debbano finire nella stessa maniera.

Ritengo che con un po’ di buon senso e una certa dose di fortuna si possa avere delle belle soddisfazioni cubane (ma che è anche sempre indispensabile mantenere una certa “sana diffidenza” fino a prova contraria).

Blanquito fresco è un nomignolo che mi ha appioppato mia suocera e il vicinato: fresco sta per impertinente, senza peli sulla lingua, descarado; blanquito si riferisce al colore della pelle ... e non in senso vezzeggiativo. Suppongo in reazione alla mia frase frequente quando mi arrivano richieste un po’ troppo pressanti "esos negros me estan tocando los cojones" !

Hasta la proxima.

P.s. per deltauno: guarda che il tuo nick te lo avevo scritto così com’è senza storpiarlo, almeno l’ultima volta !!!


Aggiornato il: 10 dicembre 2011