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Re: LE AVVENTURE DI RATAPLAN

Autore: Alessandro
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Date: 09/04/2003
Time: 19.28

Commenti

Bella storia, Rataplan! Io invece non ho avuto la tua "fortuna"... Te almeno prima di conoscere la tua hai avuto modo di conoscerne altre... Io ne ho conosciuto una e mi sono fermato... Questa è la mia storia...

Tre anni fà feci una bella vacanza di un mese y pico passando i primi dieci giorni a Tulum (Messico) e dintorni, ed i restanti 25 giorni a Cuba. Era la prima volta che ci andavo. Volevo conoscere da vicino il mito di quest'isola, ultimo baluardo del "comunismo reale". Avevo letto alcune cose sulle mille contraddizioni, l'allegria negli occhi della gente nonostante la difficoltà di tirare avanti ecc... Volevo conoscere e parlare con la gente e vedere da vicino la realtà concreta piuttosto che passare giornate intere sotto il sole (pensai che i dieci giorni di mare fatti a Tulum potevano bastare...). Queste insomma le aspettative.

I fatti. Arrivai all'Avana da Cancun (un paio d'ore di volo) e siccome non conoscevo nessuno, dato che viaggiavo da solo, mi precipitai a trovare un amico di un mio amico che viveva buona parte dell'anno a Cuba e che quindi sarebbe dovuto essere un buon conoscitore dell'isola. Scoprii invece che il tipo non conosceva un fico secco di Cuba, apparte la mappa completa dei locali dell'Avana ed una miriade di "zoccolette" che gli ronzavano attorno come se avesse il miele. In pratica uscii con lui la prima sera e poi lo mollai con le sue ciquite. Inutile dire che mi aveva invitato più volte ad attingere al suo piccolo harem... Dato che il suo modo di fare onestamente mi dava ai nervi, non avevo nessun motivo per restare in sua compagnia, e già dal secondo giorno me ne andai per i fatti miei da solo in giro per l'Avana.

Il secondo giorno del mio soggiorno all'Avana, dopo una discreta scarpinata sotto il sole dal Capitolio, passando per calle Obispo, la Catedral, Plaza de Armas, ecc... mi ritrovai coi piedi gonfi a bere una sacrosanta cervecita in un bar per la strada, dalle parti di Plaza 13 Marzo, vicino al museo della Revolucion, dove vendevano solo birra alla spina. Accanto a me c'erano tre ragazze, ma avevo altro per la testa e non ci feci tanto caso. Poi due si allontanarono ("saranno andate al bagno" pensai...) e così cercai una scusa banale per attaccare bottone con quella rimasta sola. Le offrii un'altra birra e continuammo a parlare. Una birra dopo l'altra ed arrivò l'ora di cena. Le chiesi se voleva venire a cena con me. Lei accettò senza esitazione. Cenammo e poi andammo a ballare al "Pico Turquino" (prima ed ultima discoteca dell'Avana: rimasi inorridito dalla quantità di cinquantenni circondati da bambine che potevano essere le loro nipoti!) e quindi andammo a "casa" mia. Non facemmo nulla... e parlammo tutta la notte... E per le tre notti successive, idem! ("Che sfiga bestiale!" pensai... "proprio ora le dovevano venire le sue cosette!")

Per tutto il tempo della vacanza però restai con lei, e con lei ho passato i giorni più belli della mia vita, in giro per l'isola... Passammo da Santa Clara e Trinidad. Poi conobbi la sua famiglia divisa tra Las Tunas e Ciego de Avila, ed arrivammo fino a Santiago (volevo a tutti i costi vedere il santuario del Cobre di cui avevo tanto sentito parlare...). In particolare a Las Tunas vidi da vicino, molto vicino, in che condizioni vivono i suoi.

In effetti andai molto al di là delle mie aspettative... Il primo impatto con lo stile di vita de "los guajiros" non è facile per noi. Vivere con loro, toccare con mano i problemi che tutti i giorni devono affrontare è un'esperienza unica. Mi resi conto che le letture fatte, i filmati visti fino ad allora su Cuba non erano nulla in confronto all'esperienza. Con la mia Luisita poi ho trovato subito un'affinità che non avevo mai trovato prima con nessu'altra. Voglio tenere i piedi ben piantati per terra, per cui non voglio illudermi troppo sul fatto che possa essere vero amore... Fatto stà però che io ogni volta che torno in Italia, faccio il conto alla rovescia per la prossima volta che devo tornare, e mi viene la pelle d'oca solo a pensare che fra 12 giorni la rivedrò!!!!

Suerte, Alessandro.


Aggiornato il: 10 dicembre 2011