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Ritorno da cuba: riflessioni e poesia

Autore: skipper
Email: t.daniele@controvento.it
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Date: 10/03/2002
Time: 08.01

Commenti

PRIMA PARTE

Salve a tutti.

Sono tornato a Prato da Cuba Venerdì 27/2/02. Permanenza 12 gg. Prima volta all'Isla Grande.

E' inutile negare che mi manca l'Isla e vorrei tornarci al più presto. Ma perché mi manca Cuba?

Cuba è tante cose... E' l'isola delle contraddizioni. E' l'isola della vecchia libertà e della nuova prigionia. Il principio che ha liberato il suo popolo dalla dittatura e che adesso lo tiene prigioniero. E' l'isola del Che e di Fidel, di Martì e di Camillo. Visitando il museo della revolucion mi sono commosso. Osservando i bambini ballare ho provato tanta gioia e tristezza. Guardando gli occhi di tanta gente ho visto la loro dignità e la loro amarezza.

L'isola delle contraddizioni... Una legge obbliga ad un lavoro che non ti permette di vivere. La polizia mette in carcere una jinetera e assolve un poliziotto che prima violenta una quindicenne e poi ne accoltella un'altra.

Camminare per l'Habana... E' come un mondo fantastico. Basta sorridere, ammiccare ad una chica per vedere il suo sorriso. Ma perchè realmente ti sorride non lo saprai mai davvero.

La convenienza... Tutto ruota intorno al dinero ed al sogno della libertà. Le ragazze. Dalla puta di professione, alla puta di strada, alla santerella di cui senti battere il cuore quando l'abbracci ma non sai perchè e che poi piange perchè lei è innamorata di te e tu non gli credi, ma come, lei è sincera e lavora e non sono tutte uguali e... la voglia di fuggire.

Ma Cuba Cuba... Cuba è innocente, Cuba è poetica, Cuba è dolce, Cuba è tenera, Cuba è felice. Qui si balla e si ride vivendo ai limiti della realtà. Perchè, nonostante tutto, il cuore rimane colmo di nostalgia? Perchè non riesci ad odiare gli stessi che ti hanno beffato? Forse perchè la nostra società ti beffa e ti deruba in maniera molto più sottile e sofisticata? bambini i cubani, con occhi dolci e teneri se penso ai nostri misfatti.

Sono così dolci le ragazze di Cuba. Ho conosciuto Putas più dolci e tenere di molte ragazze normali del nostro mondo. Dolci come un bimbo che non sa e non si immagina cosa c'è al di là del mare. E quando arriva all'agognata meta, grazie ad un matrimonio tanto atteso, rimpiange la sua prigione come un leone in gabbia, più in prigione di prima, rinchiusa nel nostro mondo "democratico".

Ho passato un giorno e metà notte con una ragazza che mi ha dato tanta felicità e allegria semplicemente per come era. La stessa che mi ha raggirato chiedendomi 20 dollari per un taxi che ne costava 5. La stessa con la quale mi dovevo rivedere dopo tre giorni e non è venuta. La stessa alla quale ho ritelefonato dall'Italia e mi ha chiesto di perdonarla e la stessa che non riesco ad odiare.

I turisti... Ci sono Turisti che vanno a Cuba per divertirsi davvero e passano ogni notte con due o tre ragazze diverse e le portano alla disco ed a cena fuori e spendono 5/6000 dollari. Altri in cerca di illusioni, in cerca disperata di amore, di un amore che il più delle volte non è reale ma che fa bene. Basta abbandonarsi, basta lasciarsi andare alle carezze, ai sorrisi, alla musica, al sesso, all'aria densa di surrealismo, alla poesia, all'ignoto, all'erotismo ed alla sensualità. Basta dimenticarsi delle mentiras, crederci per un pò, illudersi che sia vero. E' come un sogno dal quale non ci si vorrebbe mai svegliare. E' la realizzazione delle proprie fantasie d'amore e di sesso. Il bisogno umano di essere amati. L'andirivieni di tristezza e gioia, di rabbia e felicità, di vendetta e perdono. La speranza di svegliarsi e trovare accanto la tua novia e capire quanto ti ama e quanto tu la ami e fuggire insieme in un luogo incantato, su un'isola sperduta nel mondo: CUBA.

Ma se ti innamori di una ragazza, lì a Cuba sei fottuto o fortunato ? fottuto fottuto ! Ma esiste l'amore ? anche a Cuba la gente ha bisogno di amare ? si riduce davvero tutto alla fuga ? chi si è sposato con una cubana che fine ha fatto ?

 

SECONDA PARTE

 

...Cuba è per il turista maschio occidentale un grande parco giochi dove è possibile realizzare tutto l'immaginario sessuale represso, quello rappresentato dalla pornografia, dove le donne non devono essere conquistate ma sono lì pronte e disponibili a soddisfare il desiderio più segreto. E' questo a cui anela l'uomo occidentale. Nella pornografia la donna rappresenta una macchina sessuale, una bambola vivente, nuda, vogliosa e sempre umida. Ma non ama. Non può amare. Il maschio occidentale sogna di intrattenere rapporti sessuali con molte partner tutte desiderose di lui, che non aspettano altro che la sua verga le penetri. Queste donne amano di lui solo il simbolo sessuale, non chiedono niente in cambio se non sesso. E di solo e puro sesso sono fatte questo tipo di fantasie sessuali. Quest'uomo non si immagina che questo. E' il suo immaginario culturale/sessuale. Possedere la puttana, la troia, il cui solo scopo è farlo godere, eiaculare, senza pensare ai legami, alla famiglia, ai doveri. L'immaginario deve essere per forza così. Un mondo fantastico, immaginario, appunto, dove l'unica regola è il non limite.

Qui a Cuba, questo immaginario sembra prendere sostanza.

Immaginate il classico cittadino delle nostre città, perfettamente integrato nel proprio grigiore giornaliero. L'operaio, il panciuto imprenditore di mezza età con moglie e prole, l'impiegato fantozziano. Immaginate il suo primo giorno a l'Habana ed immaginatevi quelli seguenti. Camminando per le strade dell'Habana Vieja sarà continuamente distratto dalle infinite faccine sorridenti e provocanti, eccitato dagli ammiccamenti, dai sorrisini, dagli inviti, dalle contese. Non crederà ai suoi occhi e dopo qualche ora si troverà beato e raggiante tra le grinfie della più o meno interessata jinetera del momento, convinto di essere un play boy. In disco poi non ne parliamo. Anche il più schifoso e bavoso individuo potrà addirittura arrivare a rifiutare qualche culetto succulento. Ma non è questa, una manna dal cielo, per il sopra detto frustrato e annoiato represso e sfigato europeo ? Egli Non riuscirà a credere, di non essere nel suo sogno erotico ricorrente, con abituale erezione notturna (e ovviamente solitaria). Ma dopo un pizzicotto si renderà conto di essere davvero nel paradiso da sempre agognato. Si organizzerà e imparerà presto ad approfittare di quella situazione offertagli dalle bambine cubane a cui le fredde ed insensibili femmine europee non riuscirebbero neanche ad avvicinarsi.

Ma la vera differenza, che va ben al di là delle fantasie sessuali concepite da questo triste, bianchiccio e orribile ometto, frutto della nostra abietta occidentalità, fatta di ogni sorta di castrazioni, di ipocrisie, di false religioni, di sette insensate, di testimoni di geova, papisti e protestanti... La vera differenza, appunto, è che poi, quando l'individuo prende coscienza della REALTA' in cui si imbatte qui a Cuba, rimane ovviamente frastornato, piacevolmente rincoglionito, drogato e già in crisi di astinenza, al solo pensiero della sua casetta. LA REALTA' che trova a Cuba è infatti, addirittura più fantasiosa delle fantasie che aveva sempre coltivato !!!

Infatti, quell'immaginario erotico prettamente nostro, fatto solo di figa e di cazzo, qui si riempie di un qualcosa che lo rende più sanguigno, più coinvolgente, più latino, con un'anima.

Nella camera della casa particular prendono così forma dei meccanismi che l'incredulo ometto, non avrebbe mai nemmeno lontanamente immaginato. Infatti già dai primi approcci da ragazza facile, la chica non si era mostrata proprio come una puttanella nostrana. I suoi occhi erano più dolci, le sue mani sfioravano l'ometto con delicatezza inaspettata, gli diceva cose inaudite come: starò tutti i giorni con te, adesso io sono la tua novia, etc. Quando poi nel letto l'eccitatissimo individuo scopriva la ragazza così calda, bagnatissima, vogliosa più di ogni altra ragazza che egli aveva mai avuto... e ancora dolce, tenera, ingenua, animalesca, semplice, l'ometto, dopo la sua prima eiaculazione, restava sbigottito ed incredulo e addormentandosi non aveva nemmeno la forza di sognare.

Ma il bello non è ancora giunto.

Col passar di qualche giorno e di qualche altra ragazza, il nostro ragioniere/operaio/imprenditore, troverà quella che sarà la sua rovina e di cui si innamorerà perdutamente. Infatti lei tenderà a comportarsi in maniera diversa dalle altre. A parte le solite parti da copione: - ...si, lavoro ma ho il contratto semestrale e ora sono nei sei mesi di riposo... - oppure, - tu sei il primo turista che frequento da quando mi sono separata da mio marito da tre anni, sai sono sempre in casa . - e ancora, - sai, mia figlia di tre anni ha sette mesi di vita - (questo per ottenere soldi dalla pietà).

A parte queste parti scontate, lei ti stupirà per la sua diversità. Ti ha studiato e ha capito i tuoi punti deboli. Lei è più scaltra delle altre. Resterà con te giorno e notte, non cercherà da te soldi o regali, non ti chiederà di portarla a cena, ti dirà che sei solo tu che gli interessi.

Ma questo è niente, sono solo parole in fondo.

Si mostrerà mortalmente gelosa se ti vedrà con un'altra, fino a non parlarti più o a scappare via. Piangerà a dirotto se non gli credi o gli dici che tu non la ami, gli batterà il cuore quando l'abbracci (e qui è dura fingere), ti darà più dolcezza di molte ragazze occidentali, annuserà il tuo corpo, dormirà tutta la notte abbracciata a te, godrà gioirà canterà e ballerà con te come nessuna aveva mai fatto.

E' la prima volta nella sua vita di 30/40 o 50 anni che il triste ometto occidentale prova tutto questo in soli 7/8/10 giorni ! bella proporzione di tempi ! Non solo puro sesso quindi, ma amore, gioia, dolore, tristezza, passione, dolcezza, amarezza.

 

Il suo immaginario sessuale da rivista "LE ORE" risulta quindi completamente stravolto. Egli si rende conto di quanto questo sia più colorito, divertente, e REALE. Ed è proprio questo che gli darà il colpo di grazia finale che lo ricondurrà a Cuba altre innumerevoli volte: L'IRREALE REALTA'.

Infatti, non solo questo immaginario erotico/sessuale è più profondo e articolato di quello a cui siamo abituati, ma sembra pure, poco immaginario e molto REALE. E' difficile a volte capire il confine tra la realtà e la finzione, anche per un veterano di cuba. L'immaginario erotico è e deve essere, proprio per definizione, solo ovvia illusione. Qui invece, l'ovvietà, sembra a volte perdere colpi fino a sembrare incredibile REALTA'.

Un mix di emozioni e sensazioni che insieme formano una potente bomba ad orologeria piazzata nel cervello del turistello e pronta ad esplodere sicuramente nel momento migliore, ossia quando sarà tornato a casa dove lo aspetteranno lunghi giorni di agonia tra notti insonni e bollette con uno zero in più. Lui crederà che lei lo attende impaziente tra 7/8 mesi come promesso ma lui non sa che in questi 7/8 mesi lei avrà altri 7/8 turisti sparsi in Europa, appuntati sull'agenda e fatti fessi allo stesso modo.

...E allora adesso comprendo il perchè dei regressi (?) cubani. Lì c'è un mondo fatato, dove tutto è molto spesso solo mentira. Mentira per bisogno, mentira per avere di più, mentira per diventare un pò come i turisti, mentira con le nike ai piedi, mentira per palpare il consumismo, mentira per fuggire dalla prigione, mentira per un sogno...

Ma la speranza, la speranza di incontrare il vero amore a Cuba è stupenda. Una cubana che ti ama e che tu ami è un sogno che forse vale il corrispondente rischio e pericolo. Ecco, forse, perchè qualcuno torna ancora (i più idealisti e romantici, forse io...).

Altri ancora tornano per soddisfare l'immaginario sessuale fin qui discusso, che da noi, oramai, non gli basterebbe più. Infatti, mille donne europee, belle, gambe aperte ma "glaciali", non valgono 10 calde jinetere sorridenti e provocanti, pronte a restare con te la notte stessa e desiderose di abbracciarti forte fino a farti sentire il loro cuore, misteriosamente battere...

Infine altri (spero pochi), tra i più stronzi, torneranno solo per scopare, pari pari come farebbero con 10 bambole gonfiabili o come farebbe il mio cane con una cagna in calore. Per questi non fa differenza, cubane, brasiliane, eschimesi. Loro non hanno nemmeno un immaginario sessuale ma solo l'istinto di scopare, tutti i giorni, per evitare di farsi, gli stessi giorni delle incredibili seghe.

Resta comunque dentro di me, dopo questo soggiorno all'Habana, non l'odio o la critica né tanto meno la compassione per questo popolo ma come un misto di dolcezza malinconia e tristezza che questa gente mi ha lasciato. Ed in tutto ciò che ho fin qui detto posso essere stato ingenuo, succube forse del mio animo romantico ed idealista, non lo escludo. Ma gli occhi di alcune persone, i loro sorrisi, la loro essenza rimarrà sempre e comunque un autentico ricordo nel mio cuore mentira o non mentira.

Aspetto con ansia di tornare a Cuba e vi saluto todos in attesa dei vostri pensieri su Cuba ed il suo popolo, che possano allargarne la nostra conoscenza.

Aspetto anche con ansia le vostre critiche, le vostre correzioni, le vostre offese ma soprattutto le vostre analisi volte alla comprensione costruttiva e non i soliti post infinitamente litigiosi.

Gradirei che qualche cubano/a mi contattasse. Ho voglia di capire ancora molto ma ho pochi soldi e poco tempo per volare.

Saluti e scusate la lunghezza della riflessione.

e.mail: t.daniele@controvento.it (solo per comunicazioni personali).

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Aggiornato il: 10 dicembre 2011