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Re: CUBA..AMARLA O NON AMARLA?

Autore: Enrico
Email: che_guevara_51@hotmail.com
Date: Friday 01 February 2002
Time: 18.50

Commenti

Ciao Max-Habanero, sono d'accordo su "quasi" tutto quello che hai detto: un'analisi lucida, obbiettiva, essenziale. Concordo sulla "sequenza del risveglio", da me vissuta più o meno nello stesso modo (solo senza novie ne "palestre"), ma questo mi ha anche rafforzato in una mia idea della "rivoluzione tradita". Il discorso sarebbe molto lungo e complesso, ma tradotto in due parole: "non possiamo buttare via il bambino (la Rivoluzione Cubana, con le sue conquiste sociali) insieme all'acqua sporca (Fidel Castro Ruz ed il suo regime)", inoltre, forse, bisognerebbe approfondire un po' quanta della responsabilità per la attuale situazione (...e per l'attuale regime...) non ricada sulla politica estera degli EE.UU. - Schematizzo qualche dato come lo vedo io: - Nel 1898 gli EE.UU. dichiarano guerra alla Spagna, contribuendo a far vincere ai cubani la già quasi vinta 2° Guerra d'Indipendenza, ma umiliano subito la appena acquisita indipendenza, imponendo a Cuba una Costituzione ed un governo fantoccio (1901 - Emendamento Platt). - Negli anni a seguire, governi corrotti e asserviti al grande capitale statunitense fanno progressivamente di Cuba un postribolo/casinò delle famiglie mafiose e una colonia delle multinazionali (nel frattempo, ovviamente, le condizioni sanitarie, alimentari, culturali dell'intero popolo -eccezion fatta, come sempre, per la ricca minoranza borghese-, se non peggiorano rispetto alla fine dell'800, certamente non migliorano. E, non dimentichiamo che, in realtà, tutte le guerre di indipendenza del mondo sono state combattute per la fame: volute, ispirate, da pochi "intellettuali" disposti, forse, a morire per ideali astratti -libertà, fratellanza,etc.-, ma combattute, e vinte, da popoli affamati non più disposti a sopportare - vedi la Rivoluzione Napoletana e Pisacane). - Nel 1959 trionfa la Rivoluzione: non è ancora una rivoluzione "comunista"; lo diventerà "ufficialmente" e "retroattivamente" solo DOPO l'imposizione, da parte degli EE.UU., del BLOCCO ECONOMICO totale contro Cuba, nel 1961, quando, cioè l'unico paese al mondo disposto ad aiutare l'Isla ad uscire dallo strangolamento risultò essere l'URSS (certamente NON a titolo gratuito o perché innamorati della salsa...). Così, secondo me, gli EE.UU. hanno, se non regalato, contribuito pesantemente a regalare al pueblo cubano una dittatura comunista di stampo sovietico e una nuova dipendenza politico-economica. Oggi... la storia attuale è sotto gli occhi di tutti, il crudele anacronismo di un blocco economico mantenuto contro un intero popolo che, già di suo, ha belle gatte interne da pelare... Dovrebbe essere evidente a tutti, oggi, che la soluzione, vera, del problema (non di Cuba) ma dei cubani in Cuba, dovrebbe passare attraverso un intensificarsi del commercio e degli investimenti per favorire una progressiva apertura al mercato, e quindi un naturale "evolversi" della situazione interna da regime dittatoriale a socialdemocrazia su basi rappresentative; mentre il "pugno duro", lo strangolamento e la cattiveria insite in un "bloqueo" portano a "far quadrato" (pensa a Saddam Hussein, a Milosevic, etc.). E poi, paradossalmente (ma questa è solo una battuta... non del tutto), pensa che, forse, senza il "blocco" e quindi con maggior benessere reale, stante la efficace redistribuzione del reddito, il regime di Fidel sarebbe anche potuto apparire meno brutto e più sopportabile (il che, forse, avrebbe fatto incazzare un po' di più i "puri e duri" amanti della Libertà a tutti i costi, ma, prosaicamente, avrebbe fatto soffrire molto meno alcuni milioni di cubani...Sin embargo, el mejor pueblo del mundo)


Aggiornato il: 10 dicembre 2011