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Autore: Marco el Webmaster
Email: webmaster@digilander.com
Date: Monday 04 June 2001
Time: 07.00
Cari Cubisti, stante la richiesta di divulgazione fatta dall'autore alla fine del post, pubblico questo intervento, ripreso dal forum Cubita http://cubita.freeweb.supereva.it (occhio a Trapanino...):
"Salve a tutti, sono un italiano di 35 anni, che ha vissuto gli ultimi 5 anni (novembre 1996-maggio 2001) a Cuba, dove sono sposato con una donna meravigliosa in attesa ora di un figlio. Mi trovo al momento in Messico, scusate quindi la mancanza di accenti sulle lettere ma la tastiera e' diversa. Ho letto la vs. pagina web su Cuba, ed ho qualcosa da raccontarvi. Da 5 giorni sono stato "espulso" da Cuba. Metto espulso tra virgolette perche e un fatto tacito e misterioso che vi racconto. Dopo 4 ani vivendo a Cuba come turista, ho deciso di chiedere la residenza nel paese per non avere piu problemi a relazionarmi con i cubani. Problemi che derivano dal fatto che qualunque cubano "sorpreso" da un polizziotto mentre parla ad un turista e' passibile di un'accusa che puo costargli 2 anni di carcere, che si chiama "molestia al turista". Con una carta d'identita cubana avrei risolto il problema, in quanto non + turista, ovvio. Per 4 ani, vi raccontavo, ho vissuto con l'obbligo stabilito dalle leggi scritte cubane di uscire dal paese ogni 60 giorni, di stare affittato nelle case particular legali ( e costose), di dovere pagare tutto quanto (sigh) in dollari americani che divenivano ogni giorno + cari. Non sono miliardario, anche se di buon livello economico. Penso di conoscere cuba addirittura meglio di molti cubani, almeno per quanto riguarda la cuba contemporanea. La gente parla molto + liberamente con uno straniero che non e' sicuranebte una spia del servizio segreto cubano o del temutissimo DTI (departamento de invenstigacion) sorta di squadra mobile in borghese della polizia cubana. Potro in futuro darvi molti ragguagli ed precisazioni rispetto alle notizie che appaiono sulla vs.pagina web, ma lasciatemi continuare il mio racconto. 1 anno fa, dopo quasi 4 ani vissuti uscendo tutte le notti e, di conseguenza, "fidanzandomi" tutte le notti, ho conosciuto una ragazza 25enne, cubana, incredibile. Era la mia padrona di casa, ragazza che ha studiato e lavorato in diversi hotels, parla 5 lingue, ed ha iniziato un lavoro in proprio invece di accomodarsi con un ricco turista, come li chiamate voi, a dispetto della sua bellezza ed intelligenza. Cominciai a vivere nella sua casa particular che aveva bisogno di una rinfrescata e le proposi un affare: finanziarle le riparazioni in cambio di vitto ed alloggio, riparazioni che mi costarono 1000 (mille) dollari, quando io stavo spendendone 300 per dormire ed altri 150 per mangiare al mese, in casa non all'altezza. Presto, non senza passare attraverso un sacco di problemi per la complicata burocrazia comunista, la mia stanza indipendente era un appartamentino molto, ma molto buono, ed il resto della casa divenne un'accogliente casa italiana con clientela fissa tutti i mesi. Nonostante le carissime tasse che incombono su chiunque affitti a turisti, la mia futura moglie comincio ad essere una imprenditrice invidiata, quando per i 2 anni precedenti non era riuscita a riunire i soldi per le migliorie. Tenete presente che i proprietari pagano anticipatamente allo stato tra 150 e 275 dollari mensuali, dipende dalle zone, che ci siano clienti o no. Con il tempo si stabili' una relazione tra noi 2 ed incominciammo a pensare di vivere insieme nella sua patria, degli introiti della sua attivita', ridicoli per me che lavoravo in Italia per 7-8 milioni al mese, ma che mi sentivo davvero bene a Cuba. Pensavo infatti che, come dite voi, il turista e' salvaguardato dal sistema, eccetera. Bene, con l'aumento delle entrate incominciarono i problemi. Alcuni ufficiali di polizia ed immigrazione, ci presero di mira per farsi uno stipendio extra, e giornalmente si incappava in qualche strana interpretazione della legge scritta. Si' perche' il capo di turno, immigrazione per esempio, ha la facolta di stabilire caso per caso la permanenza o meno dello straniero sul territorio o la facolta del cittadino cubano di potere lasciare il paese, oppure il poliziotto puo arrestare e far catalogare come delinquente reo di "assedio al turista"(2 anni e mezzo alla prima infrazione, poi 5 e 10) il/la cubana che cammini o parli con lo straniero. Credendo che le leggi non si potessero interpretare in altra forma da come sono scritte, lottai per gli ultimi 6 mesi per non dovere scendere a compromessi di corruzione o altro; fui addirittura avvicinato dal servizio segreto che mi offriva, ed e' successo ad un certo numero di stranieri che vivevano li' come me, impunita' dai delitti che avrei dovuto compiere per aiutarli a cogliere sul fatto criminali vari, sopratutto turisti. In breve, mi dissero, come fanno anche con molti cubani, di offrie droga e ragazze ai turisti in arrivo per sapere quale accettava per poi arrestarlo e ricominciare la catena. Dissero che il loro sistema e' il migliore del mondo, per questo Fidel Castro e' sopravvissuto a decina di attentati ed in Cuba non esiste la droga. Ovviamente mi rifiutai, cosa che non poosono fare molti cubani perche' finirebbero automaticamente in galera. Cosi' la mia domanda di residenza, che ritarda 45-90 giotrni, giaceva da 7 mesi negli uffici competenti, tra mille problemi. Intanto dovevo continuare a lasciare il Paese ogni 60 giorni per ottenere una nuova "tarjeta del turista" per rientrare. Andavo in Messico, o alle Bahamas, e tornavo, come prima. Una settimana fa, 3 giorni prima della scadenza dei 2 mesi di permanenza, viaggiai a Messico ed al ritorno, al momento del controllo pasaporti, mi invitavano a seguire l'ufficiale d'immigrazione ad una caserma dell'Avana per un non specificato problema. Accetai senza il minimo sospetto, ed arrivato in loco, mi confiscarono i miei averi, rinchiudendomi in una cella nel seminterrato, dove conoscevo 45 altri turisti nelle stesse condizioni. Fortunatamente mia moglie mi vide uscire dall'aereoporto e segui' la macchina che mi trasportava. Alla sua richiesta di spiegazioni, le fu risposto che avevo commesso una violazione di carattere migratorio, che tutto sarebbe stato chiarito, proibendole peraltro, di vedermi. Dopo 2 giorni, fu all'ambasciata italiana all'Avana facendo presente il mio caso e qui le dicevano che non e' cosa nuova ma non si poteva fare null'altro che aspettare. Meno male, che grazie a relazioni molto buone che ho a Cuba ed in Italia, potevo far pressione sulle autorita competenti fino a che al quinto giorno di sequestro (dico sequestro perche' mi specificarono che non ero in arrest, nonostante fossi in una cella senza acqua per lavarmi, con cibo da carcere cubana, senza soldi ne' comunicazioni) mi riaccompagnarono all'aeroporto ed obligato ad andarmene con la proibizione, non scritta da nessuna parte, di rientrare a Cuba "per almeno 2 anni" come disse l'ufficiale senza peraltro motivarmi il fatto. Non voglio uno scandalo fino a quando mia moglie non sara' in salvo con me, deve ancora ottemnere il permesso d'uscita dalle autorita' cubane, il visto per l'Italia c'e l'ha da un pezzo. Ciliegina sulla torta, ho dovuto pagare per la mia permanenza forzata 20 dollari al giorno per "vitto ed alloggio" come tutti gli altri ospiti. Tengo a precisare che c'e gente che sta li' da 2 a 6 mesi, senza essere accusati assolutamente di nulla. Prego chiunque conosca la forma di rendere pubbliche queste informazioni, di contattarmi privatamente; dopo che mia moglie mi avra' raggiunto saro' disponibile a qualsiasi intervista o dichiarazione. Rimango altresi' a disposizione di tutti quanti vogliano informazioni su come, dove ed a quanto mangiare, dormire o bere in Cuba. A tutti i miei piu' cordiali saluti. S." S: tat2100fgos@yahoo.com Torino (Italia) il 04/06/01 alle 07:41:10